I LAPINGRA fermano il tempo con il nuovo disco AMORE E SOLDI
I Lapingra sono Angela Tomassone e Paolo Testa.
I Lapingra sono Angela Tomassone e Paolo Testa.

I LAPINGRA fermano il tempo con il nuovo disco AMORE E SOLDI

L’1 marzo 2019 è uscito per l’etichetta Bassa Fedeltà/Artist First il nuovo disco dei Lapingra, “Amore e soldi”. Questo disco è una piccola lettera d’amore per tutte le persone che hanno vissuto, anche se per brevi periodi, a Roma. E io sono una di queste.
I riferimenti a Roma, in realtà, non sono tantissimi. Ma è bastato leggere tra le righe – o forse era semplicemente una mia predisposizione a crederlo – per provare l’ebbrezza di girare in vespa per la città eterna. C’è molta nostalgia nelle tracce di “Amore e soldi”, perché parlano di due cose molto difficili da trovare: la stabilità economica e quella sentimentale. Uno struggimento che si rifugia nei ricordi dell’infanzia, dell’adolescenza, della prima fase dell’età adulta.

“Amore e soldi” dei Lapingra parla di due cose molto difficili da trovare: la stabilità economica e quella sentimentale.

Ed è in questo limbo di ricordi che mi sono crogiolato anch’io, che a Roma ho vissuto durante gli anni dell’università. Anni fatti di insicurezze, di paure, di entusiasmi, di bombardamenti emotivi. Di terra che manca sotto i piedi e correnti ascensionali, di metro perse e aperitivi a Trastevere.

«Porco il mondo che gira fuori dalla mia testa, e la voce si spezza mentre guardo nell’abisso anch’io»; recita così il ritornello del brano di apertura del disco. Ed è così che ci si sente in certi momenti: smarriti e impotenti.

Ma guardando indietro, superati i momenti più difficili, non si può fare a meno di provare grande tenerezza per quei bimbi sperduti che eravamo. Perché tutto sommato, tra le onde e la burrasca, siamo sopravvissuti. E siamo qui a cantarlo coi Lapingra, il cui disco sembra avere l’intento di fermare il tempo per farci contemplare il nostro passato.

Se “Amore e soldi” fosse un oggetto fisico, sarebbe un asteroide su cui Nada, Cristina D’Avena, Levante e Laura Pausini fanno un concerto insieme. Sarebbe dunque uno strambo cocktail di poetica cantautoriale, sigle dei cartoni animati, sonorità elettropop anni ’80, delicatezza e malinconia. E io sono in prima fila sull’asteroide accanto a bere spritz e a fare il tifo per i Lapingra.