Un concerto, a Bologna, per la pace e nato da un tweet. “Sono giorni di grande sgomento, la guerra ci lascia sconfitti, distanti, chiusi e soli. Proveremo, attraverso la musica, a mandare un segnale di pace”.
Veronica Lucchesi, cantante del gruppo musicale La Rappresentante Di Lista, ha presentato così a Bologna il concerto ‘Tocca a noi – musica per la pace’. Che si terrà domani sera in piazza Maggiore.
Il concerto per beneficenza, come donare
Un evento organizzato dal Comune di Bologna in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il supporto di Rai per il Sociale. Che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere il lavoro della ong Save the Children, attiva in Ucraina dal 2014.
Si possono donare due euro con un sms al 45533 dal proprio cellulare, cinque o dieci euro chiamando lo stesso numero da rete fissa oppure attraverso il sito internet dell’organizzazione. Il servizio è già attivo.
Il concertone di Bologna nasce da un tweet
Sul palco, presentati da Andrea Delogu, si esibiranno Brunori Sas, Diodato, Elisa, Elodie, Fast Animal and Slow Kids, Gaia, Gianni Morandi, La Rappresentante Di Lista, Noemi, Paolo Benvegnù, Rancore e The Zen Circus.
“Un concertone per raccogliere fondi per i profughi e la popolazione colpita. Noi ci saremmo. Chi vorreste su quel palco? Colleghe, amici, musiciste, cantanti, facciamo qualcosa!”, così scriveva su Twitter La Rappresentante di Lista il 27 febbraio. i due membri del gruppo erano appena rientrati da una manifestazione per la pace a Milano e avevano sentito la necessità di prendere posizione, di dare un contributo attraverso l’arte. Matteo Lepore, sindaco di Bologna, aveva risposto al tweet del gruppo candidando la città a ospitare l’evento. Poi si è messa in moto la macchina organizzativa.
Il concerto inizierà alle 20 del 5 aprile e sarà gratuito, ma la piazza è a numero chiuso e il concerto è già sold out. Il Comune di Bologna, infatti, ha comunicato che venerdì scorso i biglietti disponibili sono andati esauriti in poco meno di due ore, con una media di 43mila click al minuto.
“Oggi abbiamo le immagini orribili di un ennesimo eccidio all’interno di una città ucraina – ha detto Lepore – Bologna è stata la città che è scesa in piazza per prima e continueremo a farlo per sensibilizzare e per far sì che Putin venga fermato e la pace possa presto sostituire questa situazione tragica”.
Daniela Fatarella, direttrice generale di Save The Children Italia, ha spiegato che dei 4 milioni di ucraini in fuga la metà sono bambini. “È la più grande crisi umanitaria in Europa da decenni – ha sottolineato – noi non sappiamo quanti sono i bambini morti o feriti all’interno del Paese, c’è bisogno di tanta attenzione per portare viveri e beni di prima necessità, creare corridoi umanitari e supportare psicologicamente i bambini, che sono traumatizzati e hanno bisogno di ritrovare normalità”.