Con la sua chitarra e i suoi baffi, era la giovane America degli anni ’60 e ’70, tra riff rock-folk e paradisi artificiali: David Crosby, cofondatore dei Byrds prima di unirsi al supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young, si era risollevato dai suoi eccessi per rilanciare una carriera solista.
Con 5 album dal 2014, il californiano dai lunghi capelli bianchi, morto oggi a 81 anni, aveva iniziato una rinascita notata dalla critica, che acclamava la sua voce limpida preservata dal tabacco. Lui che tuttavia si dilettava con tante droghe, il raro sopravvissuto di una generazione scomparsa molto prima di lui.
“Non so perche’ sono vivo, mentre Jimi Hendrix non lo è, mentre Janis Joplin non lo è…” si meravigliava con la rivista Rolling Stone nel 2014. “Sono stato fortunato”. Il cantante era molto orgoglioso di questa vita passata da una band all’altra, costellata di litigi e cocaina.
“Le cose importanti della mia vita non sono i problemi che ho avuto, ma la magia che mi è accaduta e che mi ha permesso di creare tutta questa musica”, ha dichiarato al Guardian nel 2021 dalla sua casa in California.