Scuro ritorna sulle scene musicali, ma con il suo primo progetto da solista. L’EP che prende il titolo dal suo cognome reso nome d’arte, contiene sei tracce pop-rock con sfumature soul, bluesy e trip hop legate da un unico filo conduttore: l’amore e i suoi tormenti.
Dopo le passate esperienze prima nei Logo e poi, nei Moods che hanno visto Scuro partecipare alla finale di SanremoWeb (2009) e vincere il contest degli emergenti al RockinRoma (2015) è giunto il momento di mettersi in gioco da solo con tutti gli oneri e gli onori che ne conseguono. Una scelta consapevole che il cantautore ha deciso di affrontare partendo da un tema universale e coinvolgente per tutti. L’amore appartiene a tutti e nessuno è immune né dalla gioia né dalle sofferenze.
Scuro: «E so che non ci sarà più nessuno ad aspettare fuori dalle mie paure»
L’inizio, le palpitazioni, i primi screzi, i conseguenti dubbi e infine la rottura sono fasi in cui perdersi e riconoscersi comprendendo chi si ha di fronte con estrema sincerità. Nelle canzoni di Scuro queste fasi si attraversano e si superano. E si sa che solo il tempo aiuta a capire e rialzarsi dalle ferite dell’amore. In “Niente di così importante” c’è il grido di un uomo disperato che tenta di nascondere il suo dolore con un riff struggente ed ipnotico mentre in “Ad Occhi Chiusi” la cassa in quattro si mescola ad una melodia pop-rock trascinante nonostante racconti dell’incomunicabilità dei tempi odierni.
Scuro si presenta, oggi, come un cantautore estremamente pop in cui convivono più anime musicali. Ad ogni storia raccontata ha cercato di cucire un vestito differente in base al suo background artistico curando arrangiamenti e produzione. Il tempo, concetto a lui caro, potrà svelarci il suo prossimo cammino. Per ora, la strada è individuata, delineata e percorribile. Il sacrificio servirà per resistere alle intemperie della discografia attuale.