Il Rock ritorna • MUSIC.IT
Da sinistra: Johnny Cash, Freddie Mercury, Kurt Cobai, Brian Molko e Damiano David
Da sinistra: Johnny Cash, Freddie Mercury, Kurt Cobain, Brian Molko e Damiano David

Il Rock ritorna

Pensandoci bene, il rock non ci ha mai abbandonato. È vero, i gruppi storici che hanno segnato un’epoca ormai non sono più in corsa, basti pensare ai Queen, i The Beatles, I Led Zeppelin. Ma questo non vuol dire che il rock si sia fermato. Negli ultimi anni ha solo ceduto il posto a nuovi generi e all’avanzata del pop.

Ma anche tra i più giovani ora torna a farsi spazio. La grande scalata delle classifiche mondiali dei Måneskin che solo ieri hanno stabilito un nuovo record, raggiungendo la vetta della classifica Billboard degli Stati Uniti con la loro “I Wanna be your slave”. Ma non sono gli unici che portano avanti questo genere. Basti pensare ai giovani americani Greta Van Fleet, che spopolano anche in Italia e che sono stati designati proprio come eredi dei Led Zeppelin.

Insomma, il rock, anche se in nuove forme, è ancora vivo e presente nella cultura musicale nei maggiori paesi al mondo. La scena rock nord europea ne è un esempio lampante. Infatti proprio agli Eurovision 2020/2021 si sono presentati i Blind Channel, gruppo post-hardcore Finlandese che definisce la propria musica come Violent pop. Ma infondo, le categorie sono mille, ma sempre di buon rock si parla.

Basta avere un po’ di curiosità ed uscire dalla propria sfera di comfort per ritrovarsi catapultati in un ambiente piuttosto ricco, che finalmente torna a riprendersi il suo posto nella musica grazie ai potenti bassi e agli assoli di chitarra. Cose che farebbero emozionare anche il fan più sfegatato di Gigi D’Alessio.

Ovviamente a sostenere questa scena non mancano le attuali icone del rock. Personaggi come Billie Joe Armstrong dei Green Day o lo stesso Dave Grohl dei Foo Fighters (ex Nirvana) hanno sempre appoggiato queste nuove realtà e cercato di invogliare i più giovani a fare del buon rock. Infondo anche loro agli inizi furono additati per aver portato musica di poca qualità, diventando poi leggende del rock.