Lunedì 10 agosto c’è stato il primo del doppio appuntamento romano di Lucio Leoni per presentare “Dove sei, pt. 1”, che è il primo capitolo di un doppio CD di inediti. Ecco, questo potrebbe già lasciare un po’ confusi, ma non è mai facile parlare di questo talento capitolino. Il concerto, che si è svolto in occasione dell’Effimera 2020 nel cortile dell’Associazione Fusolab 2.0, ha richiamato un gran numero di persone. Il tutto, ovviamente, tenendo conto delle norme sul distanziamento sociale.
Che dire, la presentazione di “Dove sei, pt. 1” è andata alla grande. Lucio Leoni ha intrattenuto il pubblico per un’ora e mezzo con grande professionalità. Te fa sentì a casa. Complici anche le doti oratorie del cantautore, che come sempre ha dimostrato una padronanza del palco eccellente. Un fiume in piena di parole, un flusso di coscienza inarrestabile che investe l’ascoltatore bombardandolo di interrogativi, strappandogli prima una risata e obbligandolo poi alla riflessione. Il tutto condito da un’esecuzione musicale da brividi.
Lucio Leoni ha conquistato, per l’ennesima volta, il pubblico romano con il suo incredibile carisma
Lorenzo Lemme (Batterie), Daniele Borsato (Chitarre) e Giorgio Distante (Tromba) hanno accompagnato il cantastorie tagliente e garbato durante il concerto. Marco Colonna (Clarinetti) li ha raggiunti più tardi per suonare qualche brano, arricchendo ancor di più una performance sonora già decisamente soddisfacente. Un gruppo eclettico che ha proiettato gli spettatori verso un’esperienza sonora variegata e visionaria. Purtroppo Nicoletta Nardi era assente, sempre per via della norme vigenti e l’impossibilità di poter stare tutti sul palco nello stesso momento. Ma la vedremo e ascolteremo il 10 settembre in occasione del secondo appuntamento.
Tanti, ovviamente, i brani del nuovo album eseguiti, tra cui “Il fraintendimento di John Cage”, “San Gennaro”, “Mongolfiere” e “Mi dai dei soldi”. “Dove sei, pt. 1” è un album pazzesco, in cui la narrazione in tutte le sue forme la fa da padrona. Ma è stato un vero piacere ascoltare vecchie canzoni come l’immancabile “Le interiora di FIlippo”, “A me mi” e “La pecora nel bosco”. C’è stato anche un errore durante “Atomizzazione” che ha costretto tutti a fermarsi e ripartire. In realtà Lucio Leoni aveva messo le mani avanti dicendo che non era mai stata suonata live, quindi possiamo perdonarli. E poi, qual è il problema? Due risate in compagnia, un brindisi e si riparte.
Lucio Leoni ha presentato “Dove sei, pt. 1”, il suo ultimo visionario album, in occasione dell’Effimera 2020
L’intera serata, infatti, è stato un rimbalzare tra buona musica e risate. Come al bis sul finale, quando la chitarra non voleva saperne di collaborare. Ma tutto si è risolto per il meglio, e le note di “Domenica” del primo album “Lorem Ipsum” hanno chiuso il concerto. Non so da quanto non partecipavo, per ovvi motivi, a un concerto. So solo che sono tornato a farlo nel migliore dei modi. Lucio Leoni ha conquistato, per l’ennesima volta, il pubblico romano con il suo incredibile carisma, a botte di sarcasmo, ironia pungente e splendida musica. Un live insieme a Lucio Leoni è l’occasione perfetta per mettersi in discussione. Il cantautore non offre risposte, ma instilla il seme del dubbio. Il resto sta a noi. Sta all’ascoltatore trovare una risposta. C’è del sadismo in tutto ciò, senza alcun dubbio. E va benissimo così.
Adesso, chi è arrivato a leggere sin qui potrebbe chiedersi “ma perché ha messo pois nel titolo?”. Il tutto è collegato al difficile momento che stiamo vivendo. E che sta vivendo l’arte. Potrei provare, e sottolineo provare, a riportare la contorta e divertente spiegazione fatta da Lucio Leoni, ma probabilmente rovinerei la sorpresa a qualcuno se, in futuro, venisse riproposta. La morale è che si PUÒ fare musica dal vivo. Pure dentro al parcheggio dell’Ipercoop. Il resto ve lo spiegherà il nostro cantautore visionario di fiducia. Quindi, ci vediamo il 10 settembre per il secondo appuntamento.
Le foto nell’articolo sono a cura di Emanuele Proietti.