Il trip hop gotico di SPIRYT ci trascina nelle tenebre con maestria (Album)
Il produttore e musicista dark Spiryt.
Il produttore e musicista dark Spiryt.

Il trip hop gotico di SPIRYT ci trascina nelle tenebre con maestria (Album)

Dopo una lunga assenza dalla scena musicale, Jean Luc Courchet torna a pubblicare un album, a distanza di quindici anni dall’ultima sua apparizione del 2003. Il 26 ottobre 2018 è uscito “Spiryt”, che con le sue atmosfere dark riesce a trasportarci in territori cupi, con un andamento lento ed ipnotico. Quattordici tracce che spaziano tra trip-hop e gothic, con un tappeto ambient che ci accompagna dall’inizio alla fine del disco, senza disdegnare, però, inserti techno. Jean Luc Courchet, musicista e produttore francese, ci lascia vagare in questi spazi eterei, quasi a volerci far perdere tra le note ammalianti e ripetitive. Già dalla traccia d’apertura, “The Poison”, cogliamo il taglio dark che caratterizza il progetto Spiryt, e proseguendo l’ascolto ci rendiamo conto di inoltrarci in un mondo fatato. Questo ultimo lavoro  da studio del producer spinge alla comprensione più intima di se stessi, attraverso un minimalismo che non è assolutamente banale, anzi, tutt’altro.

La maestria con cui sono realizzate e prodotte le quattordici tracce di “Spiryt” è davanti ai nostri occhi.

La maestria con cui sono realizzate e prodotte le quattordici tracce di “Spiryt” è davanti ai nostri occhi, realizzata in piccole perle nere da conservare. Una colonna sonora che potrebbe accompagnare un film horror, alla maniera di “Suspiria” (leggi la recensione del remake di Luca Guadagnino) ad esempio, e nessuno mai potrebbe dire che non ci stia bene. Provate ad ascoltare l’inizio di “Entre Deux Eaux Session”, la dodicesima traccia del disco, e vedrete che l’impressione che dà è proprio quella, in pieno stile Dario Argento. “Spiryt” è un’opera completamente digitale, ed il suo lento incedere, attraverso loop sintetici e scuri, caratterizza al meglio il progetto. A parte qualche inserto vocale, l’album è prettamente strumentale, e la scelta artistica risulta vincente. L’attesa non è stata breve, ma ad oggi possiamo farci trasportare da questi brani, sperando di non dover attendere troppo prima del prossimo lavoro.

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SPIRYT

SPIRYT

26 ottobre 2018

Seahorse Recordings | Audioglobe

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