Ciao IMA, benvenuta su Music.it! Rompiamo subito il ghiaccio: svela ai lettori un episodio imbarazzante, accaduto durante la tua carriera musicale, che non scorderai mai!
Ciao! Devo dire che fortunatamente in questo momento non me ne ricordo neanche uno, questo non significa che non mi sia mai capitato, anzi! Ma poi me ne dimentico in fretta, un po’ per la vergogna un po’ per non pensarci più!
Raccontaci di te, quale è la storia di IMA, chi si nasconde dietro questo nome d’arte?
Mi sono sempre divertita da piccola a scrivere melodie e canticchiarle, poi durante il liceo ho iniziato ad approfondire anche il canto e ad accompagnarmi; da qui in avanti è diventata più un’esigenza che un divertimento. IMA non è altro che l’insieme delle mie iniziali e mi piace pensare che racchiuda tutte le sfaccettature di me e della mia musica. Sono una persona molto emotiva e credo nelle piccole cose, nei segni, nella forza che questi possono avere nella nostra vita e di conseguenza nella musica. La mia musica è un po’ malinconica ma insegue sempre la felicità, ricercando un senso di libertà e leggerezza.
Cosa ami fare quando non canti? Quali altre passioni condiscono le tue giornate?
Da poco ho iniziato a dipingere e mi piace moltissimo, quindi ultimamente mi sono dedicata ad alcuni quadri che espongo con orgoglio a casa. Per il resto mi piace molto il cibo e cucinare, cucire e in generale creare cose da zero.
“La Mia Aria 2020” è il tuo nuovo singolo d’esordio. Una canzone che è come un flusso di coscienza incontrollato e liberatorio, modellato in chiave nu-soul insieme a Max Rumiano Project. Quando e come nasce la vostra collaborazione e cosa rappresenta per te questo brano?
Con Max Rumiano Project ci conosciamo ormai da diversi anni, ed è capitato che mi abbia chiesto di collaborare nel suo album “Soul Tracks, Vol. 1”, come voce per uno dei suoi brani, “The coldest evening”. Poi c’è stata questa nuova occasione di lavorare insieme per “La Mia Aria 2020”; un brano che in questo modo è come se rinascesse acquisendo nuove sfumature che mi piacciono proprio tanto! Questo brano è molto importante per me perché mi ha permesso di esprimere con forza la decisione di fare musica scrivendo le mie canzoni.
Da quanto tempo state lavorando su “La Mia Aria 2020” e quali sono state le sue fasi di scrittura?
Questa collaborazione nasce per gioco durante la quarantena; non avevo davvero intenzione di fare una cosa del genere, è semplicemente arrivata senza preavviso. L’idea è stata di Max Rumiano Project, che mi ha proposto di fare un breve estratto del brano rivisitandolo a suo modo, per poi condividerlo anche sui social. Sentendo il risultato non ho potuto che proporgli di farne una versione intera da pubblicare: sono contenta!
Se la tua musica emanasse un profumo, di quale essenza sarebbe?
È un po’ strano trovarsi a definire un odore legato alla mia musica, perché è una cosa che va a fasi alterne e quindi identifica se vogliamo tante essenze diverse. Ma se ce n’è uno che non posso escludere mai è l’odore della campagna sarda, quel misto di erbe aromatiche e terra bruciata che non puoi dimenticare.
Solitamente cosa fa IMA prima di salire su un palco?
Trovo sempre un momento per stare in silenzio con me stessa da qualche parte; un silenzio che è un po’ un carburare tutto quello che sta per accadere durante il concerto.
Cosa bolle in pentola? Album in arrivo o nuove date dove potremmo venire ad ascoltarti?
Direi entrambe le cose, a suo tempo sveleremo tutto sui miei canali social. Fortunatamente durante l’estate avrò la possibilità di esibirmi e di lavorare sul mio album.
IMA, la nostra intervista è giunta al termine, ma il finale spetta a te. Saluta i lettori con una citazione! Grazie per il tempo che ci hai dedicato e a presto!!!
Grazie a voi! Vi lascio con una frase di una mia canzone, che non è ancora uscita:
«Casa è dove siamo ora, con questa musica che suona». Questo per dire che, nel mio caso la musica, è tutto quello di cui ho bisogno per sentirmi in pace con me stessa. Poi vale per tutti, basta trovare qualcosa che ci fa stare bene e coltivarlo come una piantina. A presto!