Siamo qui con Angelo Santangelo: come nasce la passione per la musica e quando hai capito che non avresti più smesso?
Da piccolo ho sentito questa forte esigenza di avvicinarmi alla musica, guardavo mio padre suonare la chitarra e ne restavo affascinato, è avvenuto tutto molto naturale. Ho iniziato seriamente a suonare quando avevo circa 13 anni, da allora la voglia di farlo è aumentata ogni giorno ed è ancora oggi un energia fortissima
Raccontaci un ricordo musicale importante
Ne ho alcuni, ma di sicuro il primo concerto che ho visto mi ha lasciato un segno indelebile, per la prima volta vedevo dal vivo qualcosa che avevo solo immaginato e che desideravo tanto fare.
Cosa rappresenta per te la musica e che genere fai?
La musica fa parte di me, non riuscirei ad immaginarmi senza scrivere una canzone o suonare e cantarne una, ho avuto molte influenze musicali e ne ho ancora, ma di sicuro il mondo pop indie è quello che da sempre mi ha affascinato di più, con un pizzicolo di rock and roll ogni tanto…
Quali sono gli artisti che ti hanno appassionato e ispirato
Da ragazzino ho vissuto per un periodo a Londra, sicuramente quello stile me lo porto dentro, ma sono tante le influenze, dagli Oasis, U2, Radiohead, Muse, ma soprattutto italiani come Baglioni, Tozzi, Antonacci, Ligabue, Vasco, Battisti, Tenco, e potrei farne ancora molti altri
Parli molto d’amore: cos’è l’amore per te?
L’amore è il compromesso tra quello che vogliamo e quello che il mondo ci presenta Credo che l’amore, specie ai tempi di oggi,sia la consapevolezza di sapere chi si è e di essere pronti ad accogliere qualcuno nella propria vita e di prendersene cura. Purtroppo si è persa un po’ quell’idea di serietà su questa parola, ma io ho sempre sognato un amore da film, quindi cercherò sempre di dare speranza e di trasmettere quell’amore nelle canzoni che scrivo
Parlaci del tuo ultimo singolo “Stupida illusione”: quale storia c’è dietro e che messaggio vuoi che arrivi?
Ci sono amori ed emozioni che spesso ci capita di vivere in pochi attimi, magari solo incrociando lo sguardo di una persona, non so bene cosa succede in quel momento, ma è come se ci si comunicasse qualcosa, una forte infatuazione, che spesso dura quei pochi secondi perché ci si perde poco dopo, ma incrociando quello sguardo, quante volte poi abbiamo fatto il primo passo per conoscere quella persona che ci ha colpito così tanto?
Come ti vedi tra 10 anni?
Tra 10 non lo so, ma oggi sicuro a fare di tutto per far conoscere la mia musica, poi chissà…
Descriviti come artista in tre aggettivi e motivali
Testardo, ambizioso, creativo
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho bisogno di avere contatto con le persone, quindi sicuramente il più possibile esibirmi dal vivo e continuare a farlo è una delle cose più improntati
