Non è la prima volta che Krishna Biswas compare sulle nostre pagine, e ovviamene non è la prima volta che arriva alle nostre orecchie. Il talentuoso chitarrista fiorentino infatti esce con un nuovo lavoro, dopo “Panir”. L’album in questione è “Radha”. 15 tracce che sono in grado di fermare il tempo dell’ascoltatore per tutta la durata dell’album. Un lavoro complesso, se possibile ancor più del precedente. Un album strumentale di sola chitarra, che nelle mani di questo arista si trasforma in uno strumento più che poliedrico, in grado di regalare un’infinità di emozioni. Lo stile indistinguibile di Krishna Biswas rispetto al lavoro precedente assume sfumature più jazz in alcune tonalità.
“Radha” è un album completo e ricco di colpi di scena
Per chi segue quest’artista, è palpabile la crescita tecnica e creativa che si trova di lavoro in lavoro. In “Radha” ogni singolo suono sembra voluto. Dal fruscio delle dita sulle corde della chitarra quando si cambia accordo, alla frustata della corda sul ponte quando il fingerpicking si fa più aggressivo. Non sono errori di imprecisione o di tecnica, ma suoni voluti trasmettere all’ascoltatore. Suoni che tra una nota e l’altra danno corposità e spessore alle canzoni. Così come anche tutti gli armonici usati. Per i meno avvezzi al genere, sembrerà sentir “parlare” la chitarra. Questa è una delle prime espressioni che usai anni fa ascoltando i primi brani di chitarra acustica solista. Un’espressione che rende perfettamente l’idea. Lì dove non arriva la voce, la chitarra fa la sua comparsa. Non si tratta assolutamente di accompagnamento.
Le sei corde sanno arrivare dove neanche le parole potrebbero
“Radha” è composto, come detto poco sopra, da 15 complesse tracce. Ognuna con la sua indistinguibile personalità. Il titolo del brano rappresenta quello che l’autore vuole comunicare all’ascoltatore. Canzoni come “Padre” e “Madre” sono l’esempio perfetto per riuscire a spiegare questo lavoro. In una gli accordi minori o le note dissonanti, la fanno da padrone, nell’altra troviamo invece più accordi maggiori, che danno un senso di sicurezza e conforto. Per assurdo anche il timing dei due brani fa la sua parte. 3 minuti e 48 secondi una, 3 minuti e 49 secondi l’altra, quasi a voler sottolineare le eguali dimensioni di affetto provate per entrambi i genitori e la meticolosa attenzione che si trova in ogni brano. Una perfetta descrizione priva di qualunque parola, di un sentimento o un rapporto personale. Anzi, forse la chitarra e la musica sanno arrivare esattamente dove le parole sarebbero insignificanti.
Un album da ascoltare tutto d’un fiato per capire meglio se stessi e ciò che ci circonda
In conclusione, “Radha” di Krishna Biswas è l’ennesimo lavoro di un autore che sa trasmettere emozioni con le sole sei corde e colpire direttamente l’animo dell’ascoltatore. Un ascolto consigliato veramente a chiunque abbia voglia di passare poco più di un’ora di riflessione, relax o meditazione. L’ascoltatore non deve sentirsi obbligato ad associare i brani ai titoli dell’artista. Fatelo durante il primo ascolto, cercate di entrare nell’anima aperta dello scrittore e capire cosa prova. In un secondo ascolto perdetevi nelle note e siate voi a decidere quali siano i sentimenti, i ricordi o i desideri da associare alle note di questo lavoro che Krishna Biswas ha messo a vostra completa disposizione.