Non si può parlare proprio di cedimento da parte dei Pearl Jamm. Di certo la tribute band che ha fatto scoppiare il caso mediatico dimostra di avere senso dell’umorismo. In questo periodo di ristrettezza per tutti i professionisti dello spettacolo, si sono visti arrivare una lettera dal legale dei Pearl Jam con la richiesta di cambiare nome e di distruggere il merchandising (link all’articolo). Dopo l’intervista alla BBC, la richiesta da parte della band di Seattle ai loro emulatori inglesi è diventata molto impopolare sui social network. Insomma, i Pearl Jamm hanno suscitato la simpatia di tantissimi utenti, che hanno loro suggerito un nome diverso da usare. Pearl Marmelade, Eddie Chedder, Pearl Jelly e molti altri. Ma la tribute band ha fatto una scelta che lascerà un segno indelebile di questa vicenda nel loro nome: Legal Jam.
Ecco come i Legal Jam (già Pearl Jamm) decidono di chiudere la polemica con i Pearl Jam:
«Abbiamo creato una tempesta su internet questi giorni ed è giunto il momento di calmare le acque. Un nome non ci definisce. Lo facciamo con l’amore e il rispetto per i Pearl Jam. Siamo sempre stati chiari che avremmo “Yield” (dato la precedenza, ndr) alle richieste dei Pearl Jam ed è altrettanto chiaro che il nostro disappunto riguardasse solo le tempistiche e il modo in cui la richiesta è stata fatta. Siamo orgogliosi di annunciare il nostro nuovo nome: Legal Jam. Pensiamo che ci si adatti e sotto di lui continueremo a suonare la musica dei Pearl Jam in modo ancora più sentito e autentico. Non vediamo l’ora di rivedere i nostri fan (e le altre tribute band) che ci sono stati di supporto e diamo il benvenuto ai nuovi fan che ci hanno seguito dalla scorsa settimana. Ci auguriamo di incontrarci presto»
Eppure non tutti sono pronti a credere alla versione della tribute band. Il fatto che la BBC abbia loro dedicato uno spazio non significa che abbiano necessariamente ragione. Molti fan dei Pearl Jam hanno notato come il merchandising dei Pearl Jamm fosse sostanzialmente identico a quello originale. Difficile sbagliarsi ad acquistare biglietti per un evento, ma possibilissimo che i fan decidano di risparmiare sui gadget, soprattutto se sono disponibili così a buon mercato. Il fatto che i Legal Jam abbiano rinunciato così velocemente al proprio nome lascia pensare che forse del dolo c’è stato. Oppure che non è assolutamente necessario vincere una causa per avere ragione. In una settimana hanno, con ogni probabilità, ampliato il loro raggio d’azione.