ANO, la nuova "creatività" di MORGAN tra trash e turbe adolescenziali
Marco Castoldi, in arte Morgan
Marco Castoldi, in arte Morgan

ANO, la nuova “creatività” di MORGAN tra trash e turbe adolescenziali

Dopo quasi un mese dall’esclusione da Sanremo e dalla creazione del (forse già morto) FRONTE DI LIBERAZIONE DI MORGAN, l’ex Bluvertigo torna con una nuova canzone.

“Ano”, i deliri Sanremesi di Morgan.

Dopo “Il senso delle cose”, brano escluso dal Festival 2021, Morgan ha condiviso sui suoi social un nuovo brano dal titolo “Ano”. Dopo aver spinto i fan a commentare 400 volte un suo post, il cantante ha rilasciato il nuovo brano che dovrebbe far parte dei cinque esclusi da Amadeus per le serate dell’Ariston. Nella didascalia di “Ano”, Morgan ha scritto:

«È una canzone di genere assurdo, totalmente impensabile, acida e disarticolata, ma in un certo senso curiosamente interessante»

Il brano, tutto composto per pianoforte e voce, comprende solamente una serie di parole che finiscono in “-ano” che si ripetono spasmodicamente con una voce effettata e straniante. Un brano che da qualsiasi parte si legga è un nonsense assoluto. “Acida e disarticolata”, sicuramente, ma anche inascoltabile per più di 3 secondi. Diciamo che se i cinque brani presentati per Sanremo 2021 avessero avuto tutti questa forma, l’esclusione dalla gara sarebbe diventata quasi un dovere civile e morale.

Morgan: dalla scuola media al palco dell’Ariston

La verità è che, come al solito, Morgan parte in quinta e parla, crea, scrive, canta, suona e poi come se nulla fosse cancella tutto e ricomincia. “Ano” sembra uno di quei pezzi che scrivevamo alle Scuole Medie quando, dopo aver sentito una parola “particolare”, si iniziava a ripeterla a pressione cercando di cantare o di fare quante più rime possibili. La differenza è che alle Scuole Medie tutti eravamo più o meno problematici.

Dopo l’esclusione dal Festival di Sanremo a benefico anche di Bugo, sembra che Morgan sia proprio partito per la tangente e, con buona pace di tutti, “Ano” ne è la prova inconfutabile. Qualsiasi persona al mondo si vergognerebbe dal pubblicare un pezzo del genere, figuriamoci pensare di portarlo a Sanremo. Eppure l’ex Bluvertigo sembra compiaciuto di questa cosa e cerca anche di descriverla in maniera pseudo-intellettuale.

Di una cosa siamo certi: “Ano” finirà sicuramente in qualche compilation del trash e verrà cantata talmente tanto che alla fine diventerà pure famosa, ma nella sua accezione negativa. Diventerà ridicolmente famosa. Famosa perché ridicola e così trash che farà la fine di roba del tipo “Non ce n’è Coviddi” e altre amenità del genere. Un risultato un po’ misero per uno che cita di continuo Luigi Tenco e Mozart e che, fino a un mese fa, ambiva a Sanremo.

La faida con la RAI.

Comunque “Ano” non cambia lo stato delle cose, anzi lo peggiora. Morgan non andrà a Sanremo, la Rai l’ha ripudiato anche come giudice e tutto questo perché l’ex Bluvertigo non sa contare fino a dieci prima di fare qualsiasi cosa.

 

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