“Stato confusionale” è il secondo disco dei Profugy, disponibile dal 23 novembre in formato digitale e a partire dal 14 dicembre in formato fisico, con Uroboro Music. La band ci fa dono di undici tracce intense, a tratti struggenti e a tratti ironiche, ricche di sonorità folk e rock. Ci troviamo dinanzi a un concept album, quasi. E dico quasi solo perché non ha la pretesa di esserlo, pur essendolo di fatto. Un concept album che ripercorre l’arco della vita intera di un uomo, dalla nascita alla morte, con tutte le emozioni che la caratterizzano.
Il disco si apre con la riflessione di un individuo anonimo che sta per diventare padre, e augura al nascituro tutto il meglio possibile. Prosegue poi con la venuta al mondo, la crescita, gli amori, gli scontri, le partenze, i ritorni e infine la vecchiaia del protagonista. Protagonista che parla a ognuno di noi, perché in fondo è ognuno di noi. Ogni traccia è accompagnata da una piccola illustrazione simbolica, essenziale, in cui linee e cerchi rappresentano persone, eventi e percorsi di vita. Attraverso segni, parole e musica, i Profugy parlano di una umanità perennemente nell’occhio del ciclone, travolta dalle circostanze della vita ma sempre pronta a rialzarsi.
Con “Stato Confusionale” i Profugy ci fanno dono di undici tracce intense, a tratti struggenti e a tratti ironiche, ricche di sonorità folk e rock.
L’avventura dei Profugy inizia proprio con questo presupposto: raccontare brevi storie e delineare i profili di personaggi comuni, proprio come farebbe un novellista. Con la sola differenza che, per farlo, utilizzano la musica. I brani di “Stato confusionale” sono catchy, intrisi di un’anima folk che sfuma nel rock e talvolta nel reggae. Chitarra, percussioni e violino sono gli strumenti predominanti, e tirano in piedi una solida struttura sonora per i testi in dialetto napoletano.
Una nota interessante da aggiungere è che la band ha ottenuto i fondi per stampare le copie fisiche dell’album grazie a una campagna di crowdfunding. Sempre più spesso si vedono fiorire realtà grazie a piattaforme come Musicraiser. È un bene per i Profugy ma lo è anche per noi ascoltatori, che altrimenti non avremmo modo di scoprire bei dischi come “Stato confusionale”.
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PROFUGY
STATO CONFUSIONALE
23 novembre (Digitale) | 14 dicembre 2018 (Fisico)
Uroboro Music
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