Con il loro esordio, i JANE DOE riformulano il rock classico con nuove melodie (EP)
La formazione dei Jane Doe.
La formazione dei Jane Doe.

Con il loro esordio, i JANE DOE riformulano il rock classico con nuove melodie (EP)

Cinque brani che sono un percorso negli intimi sentimenti dei Jane Doe compongono il loro primo EP omonimo. Uscito il 16 novembre in cd e digital download, pubblicato e promosso da (R)esisto, “Jane Doe” rispecchia bene la band che gli ha dato vita. Irene Zerbini alla voce, Egisto Casali alla chitarra solista, Ettore Lambertini alla ritmica, Luca Ballo al basso e Andrea Previati alla batteria. Cinque artisti, cinque background diversi, che si uniscono per dar vita, dopo un inizio di carriera dedicato alle cover, a un progetto nuovo e al contempo eterogeneo. I tappeti musicali rock sono accompagnati dalla voce melodica e dal sapore pop, senza rinunciare a intuizioni che appartengono al genere funk come al blues.

Cinque brani che sono un percorso negli intimi sentimenti dei Jane Doe compongono il loro primo EP omonimo.

Apre “Jane Doe”, il singolo “Bella come Te”, un invito all’amore verso se stessi e a continuare sulla propria strada nonostante la paura di fallire. Una canzone semplice quanto potente nei contenuti, il cui punto di forza è senza dubbio il ritornello orecchiabile e intuitivo. La canzone a seguire, “Sei Stata”, è un intimo dialogo con una controparte forse più vicina di quello che pensiamo. Un guardarsi allo specchio facendo i conti con il un passato che forse non ha risparmiato niente a nessuno, ma che è solo un punto di partenza. Un pezzo delicato e privato che lascia invece lo spazio a “Era Domani un Attimo Fa”, il pezzo più rock di “Jane Doe”. Qui la band guarda certamente al classico rock degli anni ’70 e ’80 che ha maggiormente influenzato la loro formazione.

I Jane Doe riformulano il classico rock anni ’70 per metabolizzarlo secondo i canoni melodici della canzone italiana

La quarta traccia, “E Ti Senti Vivo”, sembra una ballad classica, ma dopo pochi secondi fa respirare all’ascoltatore una combinazione di accordi più complessa. Non delude cioè il titolo che porta, dove le venature malinconiche non cadono mai nel sentimentale, mentre la voce di Irene Zerbini si fa più potente e articolata. Chiude il primo lavoro inedito dei Jane Doe, “Due Passi”, in cui la voce bassa della cantante, si fonde con il rumore di una pioggia incessante e gli arpeggi della chitarra. Una canzone che trascina all’ascolto, dove risuona forse l’assolo di chitarra più bello e graffiante. Perché i Jane Doe riformulano il classico rock anni ’70, per metabolizzarlo secondo i canoni melodici della canzone italiana, unendo così lo spirito retró a un atteggiamento decisamente più moderno.

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JANE DOE

JANE DOE

16 novembre 2018

(R)esisto Distribuzione

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