Ciao LOLITA, benvenuta su Music.it! Partiamo subito con un ricordo: racconta ai lettori un aneddoto imbarazzante accaduto durante un tuo live!
Ciao! A pensarci così di getto mi viene in mente la volta in cui mi si è rotta letteralmente il laccetto della scarpa platform che indossavo poco prima di salire sul palco della blind di The Voice of Italy. Panico e ilarità a livelli altissimi
Quando hai cominciato a muovere i primi passi nel mondo della musica? Quali sono stati i tuoi artisti di riferimento?
Ho cominciato a cantare che ero davvero bambina, la mia prima volta è stata sul palco della festa di paese insieme al mio papà. La mia adolescenza è stata costellata di artisti pop come Britney Spears o Justin Timberlake, ma ho iniziato quasi subito ad ascoltare musica “alternativa” come i Radiohead o d’autore, come The Beatles o Francesco De Gregori. Le donne del pop in generale con una forte portata rivoluzionaria in un certo senso, da Madonna a Lana Del Rey, mi hanno sempre affascinato.
Cosa ama fare LOLITA quando non canta? Quali altre passioni condiscono le tue giornate?
Nessuno se lo aspetta di solito, ma sono una studentessa universitaria, studio Legge. Per il resto amo l’arte, la moda, il cinema, la natura e gli animali. Mi lascio ispirare da tutto credo.
Se la tua musica emanasse un profumo, di quale essenza sarebbe?
Quello dei cespugli di rose primaverili, dopo la pioggia magari.
Parlaci del nuovo singolo “Luna Park”, tra urban pop e un universo visivo allusivo. In quale particolare momento della tua vita lo hai scritto e quale messaggio vuoi far arrivare?
Ho scritto “Luna Park” a fine estate scorsa. Era un periodo in cui avvertivo ancora una perdita in modo molto forte e probabilmente stavo ripetendo a me stessa quelle parole. Ma in fondo sapevo e so che ciascuno ha la consapevolezza che anche dopo il più brutto temporale tutto può sempre migliorare ed è destinato a venire il sole.
Come nasce l’idea del videoclip di “Luna Park” dall’atmosfera glamour e sognante?
Il video di “Luna Park” è stato girato in quarantena, sul prato dietro casa e con la regia mio fratello. Racconto spesso le mie giornate nelle story Instagram con montaggi di scorci di momenti che vivo, come vecchi film, con in sottofondo la canzone preferita del giorno. Ho pensato che sarebbe stato autentico e bello fare lo stesso in un momento così, con una canzone così .
Cosa ti ha spinta a partecipare The Voice of Italy? Quanto è stata importante questa esperienza per la tua formazione musicale?
The Voice of Italy è capitato per varie vicissitudini e l’ho vissuto come un bel dono sulla mia strada. Se prese nel modo giusto, sono esperienze che portano al confronto con artisti diversi da te, con chi è già all’apice o lo è stato e meccanismi veloci che stimolano una crescita più veloce.
Ho avuto modo di lavorare con Guè Pequeno e le inevitabili influenze urban me le porto ancora.
Cosa bolle in pentola? Album in arrivo o nuove date dove potremmo venire ad ascoltarti appena la situazione lo permetterà?
Prima che tutto questo cominciasse, era iniziato il tour, la data uno (e unica) è stata all’APOLLO di Milano… e non vedo l’ora di poter ricominciare. A luglio uscirà il terzo Atto, dopo i primi due “Lolita” e “V x Vendetta”, è con questa progressione che procedono i singoli. Sarà forse l’ultimo e poi magari l’EP?
LOLITA, la nostra intervista è giunta al termine, ma il finale spetta a te. Saluta i nostri lettori con una citazione o, se preferisci, con una frase tratta dalle tue canzoni! Ti ringrazio per essere stata con noi e a presto!!!
È stato un vero piacere ♡
Da giorni mi gira in testa questa frase “ispirare o essere ispirati”.