Lucio Leoni presenta “Dove sei, pt. 2” uscito il 15 ottobre. Un grande ritorno per questo artista che col sound eclettico aveva già conquistato buona parte degli addetti ai lavori con “Dove sei, pt.1”.
Come per la prima parte, anche qui troviamo un grande mix di generi che dal cantautorato arriva fino all’elettronica e riporta, di nuovo, in primo piano la narrazione in tutte le sue forme. Lucio Leoni riporta la narrazione in primissimo piano e fa ruotare tutta la sua straordinaria opera intorno ad essa.
Iniziamo subito col dire che con “Dove sei, pt. 2”, Lucio Leoni va sostanzialmente a consolidare quanto appreso davanti la prima parte del disco. Questo artista si conferma come un fiume in piena di parole e ispirazione sonora come pochi altri al mondo.
Lucio Leoni, “Dove sei, pt. 2: la fine del percorso sonoro e narrativo
“Dove sei, pt. 2” va a chiudere il percorso sonoro e concettuale iniziato lo scorso maggio, arricchendolo e mettendo altra carne al fuoco. Possiamo immaginare questo nuovo lavoro come un’estensione del precedente disco. Ma anche qui Lucio Leoni non vuole cullarsi sugli allori e allora inserisce nuovi generi e nuovi riferimenti musicali; come per “aggiornare” quelle che erano le sue fonti di ispirazioni e rendere partecipe l’ascoltatore.
C’è da dire che le due parti del disco sono ovviamente congegnate come un corpo unico ma rilasciato in tempi diversi. Con questa scelta l’artista va contro tutte le moderne logiche di mercato e, anzi, sembra tornare indietro a quando i cantautori erano davvero prolifici (a livello discografico e a livello qualitativo). In un momento dove si va avanti per singoli ed EP, Lucio Leoni pubblica un doppio disco, come a sottolineare il suo essere alternativo e una realtà a sé stante.
“Dove sei, pt. 2”, la firma d’autore di Lucio Leoni
Comunque Lucio Leoni non poteva che essere una certezza e questo disco ne è la prova tangibile. In questi nuovi brani ritroviamo tutta la grande creatività che ci aveva colpito in “Dove sei, pt. 1” e tutta la coerenza stilistica che rende questo artista riconoscibile tra mille. Ripartendo da una copiosa narrazione e da orizzonti musicali sconfinati, Lucio Leoni torna sulla scena alla grande, riportando all’attenzione di tutti quella sua “pazzia” creativa che tanto ci ha colpito nel precedente lavoro.
L’abbiamo detto a maggio: oggi come oggi scegliere la narrazione alla melodia ammiccante è una cosa da pazzi. L’opera di Lucio Leoni è un elogio a questa affascinante pazzia. Se siete rimasti affascinati da “Dove sei, pt. 1”, allora non potete assolutamente perdere di vista Lucio Leoni e questa sua nuova opera. L’ascolto è consigliato sia per chi è alla continua ricerca di nuovi generi musicali e ispirazioni e sia per chi crede che la forza della narrazione possa “sconfiggere” quella dei ritornelli ammiccanti.