Lucio Leoni presenta “Dove sei, pt.1″, il suo nuovo disco in studio in uscita l’8 maggio. Ad un primo ascolto siamo davanti a un sound eclettico in grado di mischiare rap, elettronica, narrazione e cantautorato. Un artista che attinge da diverse esperienze sonore per portare alla luce un concept del tutto nuovo, originale e molto interessante. Sarebbe riduttivo ridurre l’opera di Lucio Leoni a un solo genere. “Dove sei, pt.1” è un mondo a sé dove la narrazione in tutte le sue forme la fa da padrone.
Lucio Leoni è un fiume in piena, le parole di ogni brano scorrono abbondanti come un flusso interminabile e indomabile. Ed è proprio questa una delle cose più interessanti di questo artista. I testi di “Dove sei, pt.1” si snodano agilmente tra il racconto, il rap e la canzone d’autore, mischiando queste tre esperienze sonore a proprio piacimento. Tra sarcasmo, pungente ironia e cruda narrazione vengono alla luce questi otto brani, uno spaccato della realtà letta dal punto di vista di Lucio Leoni.
Stesso discorso vale per il sound. Questo artista non si focalizza su un solo genere ma mette al fuoco quanta più carne possibile senza disprezzare questa o quella esperienza sonora. Dal rap all’elettronica, passando per il cantautorato e il rock, “Dove sei, pt.1” è un contenitore di suoni e storie incredibilmente variegato ed affascinante.
Lucio Leoni, tra narrazione e canzone d’autore, un cantastorie tagliente e garbato
Lucio Leoni è un cantastorie tagliente e garbato allo stesso tempo. Uno di quegli artisti che non le manda a dire e racconta le cose solo e sempre dal suo punto di vista. Forse è proprio questo che rende così interessanti le sue elucubrazioni e questo suo flusso di coscienza in musica.
“Dove sei, pt.1” è un disco affascinante e molto interessante, adatto a chi ama la narrazione in ogni sua forma. Lucio Leoni è un fiume in piena fatto di parole e significati che hanno sempre qualcosa da raccontare e lo fanno nel migliore dei modi.
Non è semplice addentrarsi in un genere come questo, soprattutto nell’era dei ritornelli veloci e ammiccanti o delle onomatopee fastidiose. Nell’era del tutto e subito (nella musica come nella vita) Lucio Leoni sceglie una narrazione copiosa e quasi senza melodia. Un pazzo e un visionario ma proprio per questo geniale.
“Dove sei, pt.1” di Lucio Leoni è un disco visionario
Ecco, “Dove sei, pt.1” è un disco visionario, che sceglie la complessità del narrato all’inutilità dei ritornelli orecchiabili. Possiamo considerare questo disco una vera e propria follia nell’epoca dell’heavy rotation, eppure funziona alla perfezione così com’è.
Lucio Leoni è la massima espressione di indipendenza musicale e concettuale, un artista che si fa apprezzare per il suo essere controcorrente, oltre che per l’innegabile talento. Se siete alla ricerca di un disco dove la parola conta (quasi) più della musica allora questo è il lavoro che fa per voi. Se volete i classici cliché e le rime da prima elementare allora girate a largo, questa non è roba per voi.