Fabri Fibra contestato dal collettivo femminista “Io, l’8 ogni giorno” per il suo live a Lugano. L’associazione ha infatto scritto una lettera, indirizzata al Comune, chiedendo di annullare il concerto di Fabri Fibra previsto per il 6 luglio a Lugano. Il motivo? Secondo le ragazze “banalizza e legittima la cultura sessista, misogina, omofoba, violenta e discriminante”.
La lettera contro Fabri Fibra
“Vi scriviamo questa lettera con profonda indignazione e rabbia per lo sconcertante atto di violenza, offesa, odio, umiliazione e ipocrisia che avete deciso di organizzare, sostenere e promuovere”.
Secondo il collettivo Fibra nei suoi testi sarebbe colpevole di “incitamenti all’odio e alla violenza. Legittimati e banalizzati volontariamente e in modo colpevole e complice da chi contribuisce a promuoverli”.
Le tracce nella bufera
Il collettivo “Io, l’8 ogni giorno” ha riportato dei testi di Fabri Fibra nella sua accusa.
Le canzoni citate sono “Venerdì 17” e “Su le mani”
Non solo annullare il concerto, ma le femministe vorrebbero sostituire l’evento con “un’intera serata, magari proprio il 6 luglio, per promuovere musiciste e cantanti locali che vogliano impegnarsi per diffondere una cultura responsabile e rispettosa del genere e sensibilizzare alla gravità della violenza verso le donne”.
Le Istituzioni “il concerto di Fabri Fibra si terrà lo stesso”
Sulla questione sono intervenuti Roberto Badaracco e Lorenzo Quadri, politici di Lugano. Che hanno spiegato che la libertà di espressione deve essere tutelata e che non accettano strumentazioni politiche nè da destra nè da sinistra.
Per ora il concerto di Fabri Fibra rimane dov’è.