Michele Zarrillo è forse uno dei protagonisti più longevi del Festival di Sanremo.
Quest’anno, in gara per la tredicesima volta, presenta all’Ariston il brano “Nell’estasi o nel fango”.
Dal progressive al palco di Sanremo
Michele Zarrillo entra nel mondo della musica durante gli anni 70 come chitarrista e cantante. Milita nel tempo in alcune delle formazioni rock d’avanguardia della scena romana per avvicinarsi, gradualmente, al mondo del pop.
Tra le band d’avanguardia di cui ha fatto parte Michele Zarrillo ricordiamo i Semiramis e Il Rovescio della Medaglia, storica formazione progressive della Capitale.
Nel 1987, con la vittoria tra le Nuove Proposte di Sanremo, entra di fatto nella categoria “Big”, iniziando a raccogliere consensi in giro per l’Italia sia come artista che come compositore, firmando brani per molti artisti.
Michele Zarrillo, 10 dischi e 13 partecipazioni a Sanremo
Michele Zarrillo è uno dei cantautori più apprezzati nel panorama musicale italiano e ha all’attivo 10 dischi e ben 13 partecipazioni a Sanremo con una sola vittoria ma diverse finali alle spalle.
Come accade spesso, molti dei brani “non troppo apprezzati” al Festival sono diventati dei veri e propri classici della musica italiana, uno tra tutti il celebre “Una rosa blu” e “Cinque Giorni”.
Con questa nuova partecipazione al Festival di Sanremo, Michele Zarrillo si dimostra legatissimo al palcoscenico dell’Ariston. Nonostante i circa due milioni di dischi venduti, il cantautore romano resta legato al Festival della Canzone Italiana che lanciò la sua carriera nel 1987.
Sanremo 2020, “Nell’estasi o nel fango”
Parlando de “Nell’estasi o nel fango” Michele Zarrillo dice: “Una canzone dinamica, è diversa dai miei precedenti Sanremo. Chi conosce i miei album non si stupirà perché sa che questi suoni fanno parte della mia storia. Il brano si incentra sulla la sofferenza dell’uomo: dai disagi finanziari a quelli dei legami di tipo umano, lo scopo del brano è raccontare quella voglia di cambiamento che conduce a rimanere in piedi anche quando tutto crolla”.
Nonostante le polemiche per l’esibizione di Michele Zarrillo arrivata a tarda notte, circa l’1:30 di mercoledì sera, il brano ha ricevuto consensi abbastanza positivi dalla critica.
Il testo di “Nell’estasi o nel fango”:
Non basta una promessa
E nemmeno una risposta
Alle parole ormai non credo quasi più
Ho voglia di spezzare il mio silenzio
Ritrovare un po’ di pace
E il coraggio che non c’è
Amico ti capisco
Questo sguardo lo conosco
Anche tu sei stanco proprio come me
Sei stanco di cercare una ragione
Ed immagini un abbraccio
Che non ti ferisca più, mai più
Vorrei fosse vero
Vorrei ora è chiaro
Sto qui come vedi
Io resto ancora in piedi
Sia nell’estasi o nel fango
Non mi importa
Quanta forza servirà
Navigherò in mare aperto
In capo al mondo
Fino a quando lo vorrai anche tu
Confuso tra la gente
C’è chi prega e c’è chi mente
E chi parla anche di cose che non sa
Vicini ma a distanza
Da uno schermo in una stanza
Ma non cambia
Quanta poca umanità
Ho voglia di guardarti dritto in faccia
Dirti tutto e di parlarti come non ho fatto mai
E vivere ogni istante con chi adesso è più importante
Farmi avanti non tornare indietro più
Vorrei fosse vero
Vorrei ora è chiaro
Sto qui come vedi
Io resto ancora in piedi
Sia nell’estasi o nel fango
Non mi importa
Quanta forza servirà
Anche nel buio più profondo
Della notte io lo so non mi perderò
Il mio pensiero vaga verso nuove stelle
Arriva fino all’infinito e non si ferma da quassù
E mi ritrovo più distante e più leggero
Dove tutto è differente e la paura non c’è più
E tutto il tempo che ci resta non ci basta
…Non ci basta
Vorrei fosse vero
Ma resto ancora in piedi
Sia nell’estasi o nel fango
Non mi importa
Quanta forza servirà
Faccio un respiro più profondo
Sono pronto
A rischiare un po’ di più, un po’ di più
…Di più