Oggi c’è poco da dire: è un lunedì noioso. E odio tutti. Soprattutto i ripetitivi artisti italiani.
HOZIER ft. MAVIS STAPLES – NINA CRIED POWER
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Hozier è uno di quei cantanti che possono permettersi di intonare pezzi banali dai testi inutili. Ma è anche un cantautore capace di emozionare e mettere in musica le lotte sociali. Bravo.
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CALCUTTA – KIWI
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Calcutta è la risposta alla domanda che nessuno si è mai posto “Come uscirebbe il figlio di Alan Sorrenti e Vasco Rossi?”. Affetto dalla sindrome di Ligabue, ha trovato due accordi che funzionano e continua a riproporli in tutte le canzoni. Tutte uguali.
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SOFI TUKKER ft. PABLLO VITTAR – ENERGIA (PARTE 2)
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Il duo elettronico Sofi Tukker unisce le forze con la drag queen Pabblo Vittar in questa riedizione del brano “Energia”. Non è proprio il mio genere, ma devo ammettere che ha un suo appeal.
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KT TUNSTALL – THE RIVER
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L’ho nominata proprio nello scorso Manic Monday, come esempio di meteora musicale. E la cara KT Tunstall ha deciso di smentirmi alla grande. Non penso diventerà improvvisamente la regina delle classifiche, ma è bello sapere che è viva.
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ULTIMO – CASCARE NEI TUOI OCCHI
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È un vero peccato che a Ultimo non sia stato affiancato un paroliere: ha la voce, la presenza e i beat giusti. I testi invece continuano a sembrare bozze incomplete.
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GORILLAZ – TRANZ
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Non si è ancora capito se “Tranz” parli di transgenderismo, masturbazione o tossicodipendenza. Nel dubbio abbiamo un nuovo video dei Gorillaz. E Noodle è diventata bionda.
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ELISA ft. FRANCESCO DE GREGORI – QUELLI CHE RESTANO
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Serviva Francesco De Gregori per farci sentire Elisa in un testo decente italiano. Nonostante gli ottimi feedback della stampa, “Quelli che restano” è la solita ballatona anni ’90, spogliata da qualsiasi personale tocco di autorialità.
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LANA DEL REY – MARINERS APARTMENT COMPLEX
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Dopo tanti passi falsi e poco apprezzati dal pubblico, Lana del Rey potrebbe essere tornata con un singolo accattivante. Perfetto come colonna sonora, prevedo che lo sentiremo in miliardi di telefilm della stagione appena iniziata.
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ZODA – BALLA
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A parte l’orribile doppiaggio iniziale, il video è fresco e interessante. Zoda arriva da Youtube e dal gaming, e sta ancora muovendo i primi passi nel mondo del rap. Con ottimi risultati, a dire il vero, viste le tante porcate che abbiamo sentito sputare da chi è nel campo da decenni.
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FUNKIN’ DONUTS – BIG OPPORTUNITY
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Vi abbiamo parlato dei Funkin’ Donuts di recente. Devo ammettere di essere rimasto folgorato da questo nuovo singolo!
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GAZZELLE – TUTTA LA VITA
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Gazzelle, come al solito, rappresenta tutto ciò che mi piace dell’itpop. Ci sarebbero miliardi di motivi oggettivi per criticare le sue produzioni, ma altrettanto oggettivamente bisogna dire che funzionano e sono curate in ogni dettaglio. E personalmente amo ciò che fa.
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MARIAH CAREY – GTFO
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Sua volgarità è tornata in tutta la sua essenza, e cerca di racattare fan fra le schiere degli amanti di Ariana Grande, fingendo di avere 30 anni in meno. Mariah Carey deve mettersi in testa che non può andare più in giro vestita come Tata Francesca, visto che ormai potrebbe essere ingaggiata giusto per il ruolo di Zia Assunta.
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GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO – ACCENDI UN FUOCO
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Caro Giorgio Canali , per te diventerei pure piromane. Nient’altro da aggiungere, se non tanto amore.
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DOLLY PARTON ft. SIA – HERE I AM
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Nostra Signora del Country Dolly Parton e la grande rivelazione del decennio Sia si incontrano per la colonna sonora di “Dumplin'”. Prevedo che diventerà presto la marcia nuziale per tutti i matrimoni omosessuali redneck.
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KAUFMAN – LA VITA SU MARTE
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Continuiamo con la rassegna itpop di oggi. “La vita su Marte” è una canzone semplice, ma non chiamatela canzonetta. I Kaufman hanno fatto un ottimo lavoro di produzione.
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RICHARD ASHCROFT – SURPRISED BY THE JOY
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Ma Richard Ashcroft non invecchia mai? Come fa? Qual è il trucco? A ogni modo non vedo l’ora di sentire il nuovo album “Natural Rebel”. Non sto più nella pelle, ho The Verve a fior di pelle. (Brrr).
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LAURA PAUSINI – LA SOLUZIONE
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La donna più arrogante del panorama musicale italiano ha da poco dichiarato “Gnegnegne, dicevate che sarei finita il giorno dopo e invece sono 25 anni che sono qui!” (circa). Egregia Laura Pausini, il problema è che da un quarto di secolo fai la stessa nenia stracciagonadi. Non c’è soluTziÒne che tenga.
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