Dal 26 settembre all’Auditorium San Fedele riparte Inner Spaces, rassegna milanese di musica elettronica e arti audiovisive giunta alla decima edizione.
In programma cinque appuntamenti serali, di cui quattro realizzati in collaborazione con il progetto curatoriale Plunge e uno con Linecheck quale evento inaugurale del Music Meeting and Festival (23-26 novembre).
Tra gli ospiti Laurel Halo con un live di piano, synth e laptop; l’australiano residente in Islanda Ben Frost con il suo album che cattura i suoni vulcanici; il giovanissimo keniota Joseph Kamaru, in arte KMRU, e lo statunitense Brian Leeds con il progetto Huerco S. E poi figure storiche come il canadese Barry Truax (1947), tra i membri fondatori del World Soundscape Project e Markus Popp (1968), alias Oval, responsabile negli anni Novanta della creazione del genere glitch come stile codificato dell’elettronica sperimentale. Con l’album Systemisch del 1994, Popp ha dato forma a un compendio tra la musique concrète degli anni Cinquanta e gli impulsi ambient-techno che si sarebbero consolidati in quello stesso decennio, utilizzando suoni riprodotti e campionati di CD difettosi o scalfiti.
Come da tradizione, parteciperanno vincitori e finalisti del Premio San Fedele per giovani compositori.