Come una lama affilata e tagliente che sfiora, ferisce e lascia il segno. Stiamo parlando della cantautrice milanese Caterina Barbieri, in arte Missincat e del suo nuovo e catartico album “10”. Dal titolo essenziale e profondo, “10” è estremamente personale e racconta di dolori, debolezze e incertezze.
Dunque, un album intimo ma in grado di parlare ed arrivare a tutti quelli che, almeno una volta, hanno provato le stesse emozioni, respirato le medesime sensazioni. Un passato difficile da dimenticare, negativo ed intenso, quasi perfetto; un passato che colpisce ancora, fa male, ma che non è più possibile accettare. È tutta colpa dell’amore, della passione che inonda le persone, le travolge e le imprigiona. A tutto ciò la cantautrice cerca la parola fine, e la trova in “10”.
Missincat è consapevole che ciò non avverrà mai, potrà annullarsi e ricominciare, ma nulla sarà mai come quell’imperfetto amore di sublime bellezza. «Vieni più vicino, così potremo verificare come la bellezza sia un insieme accurato di imperfezioni» canta in “Più Vicino” con una candida, dolce e magica voce. L’incantevole Missincat riesce a far fuoriuscire tutta la sua forza e tenacia, la stessa che serve per compiere questo oscuro e turbolento viaggio. Inoltre, risulta di fondamentale importanza la scelta della lingua madre, infatti con essa la cantautrice riesce ad esprimere e sprigionare l’essenza della propria interiorità.
“10” è il catartico album con il quale la cantautrice Missincat vuole liberarsi da quell’imperfetto amore di sublime bellezza.
Dicono che si deve toccare il fondo, per riprendere la spinta e per poter volare ancora più in alto. “10” attraversa tutte le tappe di questo percorso dove all’incontrollabile attrazione viene seguita un’imprescindibile repulsione. Grinta e delicatezza, vitalità ed estrema fragilità. Missincat fa degli opposti il suo punto di forza, fonde il dolce con l’amaro; dalle profonde differenze nutre i suoi dubbi, «Se va bene così, o se era molto meglio prima», canta in “Oggi No”. Missincat con questo quinto album mira ad una purificazione interiore, ad una necessaria liberazione e ad una sofferta rinascita. Oscillando tra il bene e il male, barcamenando tra il vecchio e il nuovo, la cantautrice in “10” ritrova la sua, a volte indesiderata, libertà sprofondando negli abissi. «Il tuo nome è indifferenza e mi hai lasciato affondare in questo mare», con queste ultime parole si chiude l’interminabile, eterno “10”.