Pa Papiapupà! Diamo il benvenuto su Music.it al duo tarantino Ombre Cinesi, che arricchiscono la scena indie italiana col loro synth pop. Benvenuti ragazzi. Per cominciare, vi piacerebbe condividere con noi un aneddoto musicale che non avete mai rivelato a nessuno?
Il Pà Papiapupà come inizio di tutto ci è piaciuto tanto!
Sicuramente uno degli aneddoti più simpatici è la storia di ”Fior di fragola”.
Un bel giorno siamo stati sommersi da una miriade di volti – e non solo… – censurati da fragole. Tutto partito per scherzo: «Oh facciamo una storia in cui sfidiamo i nostri follower a inviarci il volto censurato da una fragolina?». Il nostro Instagram era impazzito e abbiamo passato la notte a salvare quelle storie per poi farci un video.
Ovviamente abbiamo dovuto, purtroppo, salvare solo ciò che poi si sarebbe potuto mostrare in un videoclip!
Posso soltanto immaginare perché ci avete messo una notte intera! L’11 dicembre 2017 è uscito il vostro primo album, “Via Lombardia, 24”, che ha riscosso un buon successo. Come vi sentite dopo quasi un anno da questo evento che ha segnato la vostra carriera?
Ci sentiamo carichi per un nuova sfida con il secondo album. Un nostro difetto è quello di non guardare mai la strada alle nostre spalle, però allo stesso tempo è il motore per fare di più.
“Domenica Pomeriggio” è il vostro ultimo video pubblicato. Incarna la malinconia, mista a noia e indolenza, che ci assale proprio la domenica pomeriggio. In una parola: appocundria. Cosa fate voi per combatterla?
Per combatterla quando non siamo in tour ci chiudiamo in studio di registrazione fino a notte. Non sappiamo poi se effettivamente sia la soluzione: pur rimanendo chiusi in studio, si avverte la sensazione di una città spenta. In tour si avverte meno: sei sempre in viaggio.
Fate un utilizzo massiccio e ponderato dei social network. Vi capita mai di sentirvi fuori posto, o siete a vostro agio nella generazione dei post millennial?
Cerchiamo di farne un utilizzo molto spontaneo, quasi personalizzato, è bello comunicare con chi ci ascolta e ci segue. I post millenial ci fanno sentire ben accolti. In realtà c’è tanta apertura e curiosità!
La vostra musica mi fa pensare a un incontro fra Calcutta e i Junior Boys. Se doveste spiegare il genere musicale degli Ombre Cinesi a mia nonna, cosa le direste?
Alla nonna diremmo che è la musica giusta per quando sei innamorato! La nonna, pensando a quando era giovane con il nonno, forse capirebbe.
Non so, i miei nonni a un certo punto hanno divorziato, ma glielo riferirò. Vi siete esibiti in molti locali familiari agli amanti dell’indie italiano. Nuove date in programma?
Presto per svelare le nuove date… Ma sarà un lungo tour.
A nome di Music.it, ringrazio gli Ombre Cinesi per questa intervista! C’è qualcos’altro che volete aggiungere?
Vi ringraziamo e vi mandiamo un mare di succhiotti, per essere stati coerenti col nostro classico saluto!