Quantità e qualità non spesso vanno d’accordo, ma l’artista Papik sembra aver compiuto una magia. Papik è un progetto musicale nato da un’idea del produttore e compositore romano Nerio Poggi. Un progetto che spazia dal Pop al Nu Jazz e dalla Bossa al Nu Soul; tutto ciò è condensato nell’album dal titolo “Sounds for the Open Roads vol.2”. Si tratta di un album doppio con un CD dedicato a un sound più Jazz e l’altro a un sound che attinge più dal Soul. Contaminazione e variazione sono le parole chiave di questo album, nulla è dato al caso, il tutto segue una precisa logica. “Sounds for the Open Roads vol.2” è un pot pourri di sonorità, voci e ritmi differenti; il tutto in un contesto ed in un’atmosfera fuori dal tempo.
Brani popolari e brani originali composti da Nerio Poggi, insieme ai suoi collaboratori, corrono a formare “Sounds for the Open Roads vol.2” per un totale di ben ventisei canzoni. Dalle ricche sonorità calde ed avvolgenti, eleganti, ad altre più frizzanti e tutte da ballare. Ma non finisce qui: se è l’omogenea diversità a fare la differenza, non si può non notare l’alternanza di alcuni brani in italiano ed altri in inglese. Ogni brano è unico nel suo stato; il fil rouge che lega ognuno di essi è proprio il fatto di esistere in autonomia fuori e all’interno dell’album. “Sounds for the Open Roads vol.2”, il nuovo progetto discografico di Papik, è il seguito dell’album di maggior successo dell’artista, pubblicato nel 2014 dal titolo “Sounds for the Open Roads”. Inoltre, questi due album seguono la stessa formula di pubblicazione.
Nel doppio album di Papik “Sounds for the Open Roads vol.2” è l’omogenea diversità a fare la differenza
Dunque, Papik in questo nuovo progetto discografico non si è affatto risparmiato; la presenza di tutti i suoi collaboratori hanno reso l’opera ricca e variegata, mai monotona e sempre di buon livello. In merito al periodo corrente, possiamo consigliare quest’album per accompagnare i migliori momenti di festa o le più fredde giornate invernali chiusi nelle proprie case. Tanti brani, tanti ospiti, per un album che spazia e soddisfa tutti i gusti, ma sempre con un occhio, o meglio un orecchio, attento alla qualità e professionalità.