Vi siete mai chiesti come mai nei bar e nei locali spesso e volentieri la musica è sin troppo alta? Sicuramente non stiamo parlando delle discoteche, ma anche nei pub, dove magari vi andrebbe di fare una chiacchierata con gli amici, il volume degli altoparlanti vi costringe ad urlare, spesso e volentieri con scarsi risultati. Questo è dovuto dal fatto che più è alta la musica all’interno del locale, più un individuo consumerà il proprio drink con velocità, ordinando il seguente.
Lo ha dimostrato una ricerca scientifica condotta in Francia i cui risultati completi sono stati pubblicati sul numero di ottobre della rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research. I dati dicono che con la musica alta, un individuo consuma la sua birra con tre minuti di anticipo rispetto alle normali tempistiche. Lo studio è stato effettuato su tre diversi sabato sera in due bar differenti, e le persone coinvolte erano maschi tra i 18 e i 25 anni che bevono abitualmente birra.
“Abbiamo mostrato che la musica di sottofondo ascoltata in un bar è associata con un aumento dell’assunzione di bevande”
Con l’aiuto dei gestori dei locali, i ricercatori hanno alzato e abbassato il volume della musica senza farsi notare, e gli individui sotto esame non sapevano di essere supervisionati. Questo ha reso possibile la veridicità della ricerca che al momento è ancora oggetto d’osservazione. I drink consumati per ogni persona sono saliti ad una media di 3.4 da 2.6 con la musica più bassa e il tempo di consumo medio è passato da 14.51 minuti a 11.46 minuti.
Insomma, per quanto non sia una statistica particolarmente elevata, si può dedurre facilmente che in un locale più la musica è alta, più si guadagna. I ricercatori, nonostante i dati alla mano, non sono sicuri di confermare al 100% l’esperimento, in quanto fatto su piccola scala e privo di correlazioni scientifiche tra musica e alcol. La spiegazione più idonea quindi sarebbe che l’alto volume impedisce le relazioni interpesonali, o comunque le rende più difficili, costringendo il cliente a bere quasi per noia o distrazione.
I ricercatori hanno concluso lo studio, evitando di demonizzare però la musica, come potrebbe sembrare, ricordando che si tratta pur sempre di un mezzo molto utile alla stimolazione del cervello e dei riflessi:
Un buon ascolto serve per ricaricare i neuroni; questo stato di maggiore prontezza e di minore stanchezza aumenta la capacità di percezione del mondo. Quindi la musica fa bene a patto che venga ascoltata ad un volume corretto e non annichilente