I Provetta presentano “Waste (We Always Seem to End)”, il loro nuovo lavoro in studio.
I Provetta presentano “Waste (We Always Seem to End)”, il loro nuovo lavoro in studio.

PROVETTA, WASTE (WE ALWAYS SEEM TO END): il sound di una eterna adolescenza

I Provetta presentano “Waste (We Always Seem to End)”, il loro nuovo lavoro in studio.I Provetta presentano “Waste (We Always Seem to End)”, il loro nuovo lavoro in studio. A un primo ascolto ci troviamo davanti al classico sound pop-punk californiano che tra chitarrine melodiche e ritmiche incalzanti ci trascina verso quei primi anni 2000, quando il genere andava per la maggiore.

I Provetta ricordano molto l’anima adolescenziale di un genere che, a suo tempo, ha portato al successo molte band anche nel nostro paese. “Waste (We Always Seem to End” alternando brani più incalzanti dall’anima punk a pezzi acustici e più malinconici ci fa tornare un po’ alla mente gli anni che furono, quando skate e cappellini erano d’ordinanza e sembrava tutto dannatamente semplice.

Un punto a favore della band è il sound di questo EP. Tutto suona molto bene, distorto al punto giusto eppure “sfacciatamente” pop. Molti riferimenti sonori ai grandi nomi del genere e il classico sound che i cultori del genere non possono non amare. I Provetta a livello di cura sonora e mixaggio hanno fatto davvero un grande lavoro e “Waste (We Always Seem to End)” suona davvero nel migliore dei modi.

“Waste (We Always Seem to End)” dei Provetta è un EP “sfacciatamente” pop

Per quanto riguarda la parte compositiva e le esecuzioni, anche qui la band è impeccabile. Certo, non stiamo parlando di cose troppo articolate o chissà quanto complicate, ma i Provetta sanno il fatto loro. Anche qui si notano i canoni più classici del genere e tutte le “soluzioni compositive” che hanno reso famose le band di quel periodo.

Parlando della parte testuale i Provetta sono piuttosto classici e tornano su tutti i classici leitmotiv di un’adolescenza lontana. Un po’ serie tv da “pischelli”, un po’ momento riflessivo il succo di “Waste (We Always Seem to End)” è proprio questo: un ritorno a questa eterna adolescenza che sembra non passare mai (ma che fortunatamente è trapassata da un pezzo).

È proprio questo il punto: il disco per quanto suoni molto bene è un po’ troppo canonico e non aggiunge niente di nuovo a un genere che tutti credevamo essere sepolto da un pezzo. Gli arrangiamenti, per quanto ben eseguiti, sono canonici e simili ad altre mille band dei quali nemmeno ricordiamo il nome. Stesso discorso per i testi.

I Provetta a livello di cura sonora e mixaggio hanno fatto davvero un grande lavoro e “Waste (We Always Seem to End)” suona davvero nel migliore dei modi

I Provetta arrivano forse un po’ troppo in ritardo su un genere che (forse) aveva qualcosa da dire 20 anni fa ma che ora come ora sembra completamente esaurito. “Waste (We Always Seem to End)” sicuramente piacerà ai cultori del genere, ma chi come il sottoscritto non ha mai digerito pienamente questo sound lo troverà un po’ datato e troppo canonico.

I Provetta si sono adagiati su linee melodiche e soluzioni compositive fin troppo abusate ed è per questo che l’Ep suona come un qualcosa di già sentito. Per quanto le esecuzioni della band e il mixaggio sono fatti ad opera d’arte, “Waste (We Always Seem to End)” stenta a decollare e a coinvolgere pienamente l’ascoltatore che, magari, ha ascoltato dischi simili 20 anni or sono.

Nel complesso il disco suona bene ma pecca di inventiva. Gli appassionati del genere potrebbero apprezzarlo ma i Provetta potevano osare un po’ di più, soprattutto perché hanno le capacità tecniche per farlo.

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