RAINFORCED, THIS COULD BE A GARDEN: l'anello di congiunzione tra passato e presente
I Rainforced, progetto formato dal duo Raffaello Deturres e Matteo Desantis, presentano "this could be a Garden, il loro primo EP.
I Rainforced, progetto formato dal duo Raffaello Deturres e Matteo Desantis, presentano "this could be a Garden, il loro primo EP.

RAINFORCED, THIS COULD BE A GARDEN: l’anello di congiunzione tra passato e presente

this could be a garden cover rainforcedI Rainforced presentano “this could be a Garden”, il loro Ep d’esordio in uscita il 21 maggio. A un primo ascolto siamo davanti a un sound lo-fi miscelato a sonorità elettroniche e chillout. Un sound lieve e soave che avvolge l’ascoltatore e lo accompagna in questi sei brani che i Rainforced hanno costruito con cura. Ogni sfumatura sonora, ogni beat fa da tappeto sonoro per queste “cascate” di sintetizzatori e queste atmosfere dai toni onirici tra l’ambient e l’elettronica.

“this could be a Garden”, è un disco curato nei minimi dettagli. La cosa che stupisce è anzitutto questo sound che, partendo dal vinile e da diverse campionature, riesce a incontrare la modernità dell’elettronica e a fondersi alla perfezione con essa. I Rainforced sono l’anello di congiunzione tra un certo tipo di sonorità “vintage” e i tempi che corrono. Non si può descrivere il brivido che si prova nel sentire il fruscio del vinile mescolato con un beat elettronico.

“this could be a Garden” dei Rainforced è un disco tanto affascinante quanto “complesso”

In certi momenti sembra che “this could be a Garden” venga suonato dall’interno di un locale jazz di una volta. Quei locali “fumosi” di una qualche grande metropoli degli anni ‘20 o ‘30. Ovviamente parliamo degli anni ‘20 o ‘30 del futuro, dove è cambiato l’approccio al genere ma non è cambiata l’atmosfera e non è cambiata l’attitude al genere. Siamo davanti a un disco affascinante, che suona di sottofondo come a voler essere la colonna sonora della vita di tutti i giorni.

“this could be a Garden” è un disco tanto affascinante quanto “complesso” sia per il discorso del suo essere strumentale e sia per questo gioco di vedo e non vedo costruito sulle atmosfere piuttosto che su melodie di facile comprensione. I Rainforced rinunciano ai jingle ammiccanti e optano per un genere dove la singola sfumature sonora fa la differenza sull’intera riuscita del pezzo. Dove ogni singolo eco potrebbe radicalmente cambiare tutto.

I Rainforced sono l’anello di congiunzione tra un certo tipo di sonorità “vintage” e i tempi che corrono

La band si muove su questi binari con sapienza e con cura, ma indubbiamente lo fa per pochi. Per un pubblico attento, forse troppo attento, che dovrà ascoltare “this could be a Garden” con calma e con i sensi allertati così da non perdere nemmeno un dettaglio. Il sound di questo disco è affascinante e una vera e propria rarità nel nostro panorama musica. Proprio per questo bisogna pensare ai Rainforced come a dei pionieri che esplorano un mondo completamente nuovo che va scoperto un brano alla volta.

In un periodo di sole melodie fastidiose andare controcorrente e chiedere l’attenzione dell’ascoltatore non è un male, anzi. Il problema è che il più delle volte la richiesta va a vuoto. Ovviamente chi sceglie la via dell’arte non si cura della massa e degli ascolti facili, cerca la qualità nella propria opera e così è per i Rainforced. Chi sceglie di ascoltare “this could be a Garden” è uno di quegli ascoltatori attenti ai dettagli, a cui piace concentrarsi sulle sfumature sonore e, ovviamente, sulla qualità del brano.  Se siete questo tipo di ascoltatore allora i Rainforced sono la band che fa per voi.