Roberto Ventimiglia dopo il primo EP, “Bees Make Love To Flowers”, esordisce con il full length “Raw”, sotto etichetta Gusville Dischi con uscita 31 gennaio. L’album è composto da nove brani dalle sfumature romantiche e dolci. A partire dalla prima traccia acustica, “Stepping Stone”, quasi ad introdurci delicatamente le altre. Attraverso una piccola dose di elettronica ecco passarci davanti un disco molto interessante, interamente cantato e suonato dal cantautore laziale, e realizzato in completa autonomia. Tra le mura di casa sua, Roberto Ventimiglia realizza “Raw” suonando chitarra acustica ed elettrica, basso, synth, drum machine e mettendoci una voce molto gradevole. L’intro di “2081” è piacevolmente sorprendente, perché ci fa pregustare un’armonia leggera ed un ritornello orecchiabile, corredo di un brano dal sapore on the road. Roberto Ventimiglia ci porta alla riscoperta del piacere di amarsi. Anche nelle piccole cose del vivere quotidiano, tra una tazza di the e fare l’amore.
Roberto Ventimiglia ha una voglia matta di condividere emozioni, tanto da non porsi freni inibitori
E del vivere quotidiano fanno parte anche i desideri e le aspettative dell’immaginazione (come nella traccia “Raw”). O i segreti dell’immaginario e dell’amore solitario (“One-Hour-Love”). Si cerca anche di dare un significato all’amore. Come era usuale negli anni ottanta, quando ci si chiedeva “l’amore è…?”, e ognuno diceva la sua. Fino a capire che in realtà l’amore è qualcosa di soggettivo, è qualcosa che abbiamo dentro. E che ciascuno vive a proprio modo (“Love Is”). A dispetto dell’autoproduzione e dell’home made, il disco è intrigante, perché lascia intravvedere delle qualità. E Roberto Ventimiglia riesce comunque a dare senso al tutto. Certamente c’è da migliorare, siamo al cospetto di un giovane artista che inizia un percorso difficile e tanta strada da percorrere. Scegliendo la semplicità dell’autoproduzione. Però il suo discorso fila liscio, è tutto ben chiaro, una voglia matta di condividere emozioni e stati d’animo. Tanto da non porsi freni inibitori.
Roberto Ventimiglia ed il suo album viaggiano a braccetto, romanticamente, verso la destinazione
Quando esplode dentro la necessità di comunicare, il terremoto sotto la crosta apre squarci in cui si riversano i pensieri, e devi badare al sodo. La sostanza di questo disco è il bisogno di lasciar defluire le emozioni. Un fluido incessante che non può assolutamente rimanere costretto sotto la pelle. Roberto Ventimiglia ed il suo “Raw” viaggiano a braccetto verso la destinazione che hanno scelto. Qualunque sia l’ostacolo verrà superato, con la delicatezza del romanticismo. In definitiva, eccovi la sua proposta tra indie, DIY e lo-fi.