Sangiovanni si è esibito all’Alcatraz di Milano, esaudendo il suo desiderio: “Voglio finire la voce, fare venire giù tutto, liberarmi completamente”.
Brividi ed emozioni per un concerto finalmente tornato in presenza, dopo due anni di stop. E infatti nello storico club milanese di via Valtellina andato sold-out, tutti, finalmente, cantavano e ballavano. “Questo è un grandissimo regalo per me e per la gente, dopo il periodo che abbiamo vissuto. E’ il mio primo vero tour ed è bellissimo potere regalare a me e a tutte le persone che lavorano un momento di serenità, di spensieratezza e divertimento. Per me è fondamentale che cantino tutti”.
Ieri sera Sangiovanni, 19enne vicentino con all’attivo 19 dischi di platino, tre ori, e oltre cento milioni di streaming per la sua ‘Malibu‘, ha cantato in anteprima anche il singolo inedito ‘Scossa‘ in uscita oggi, in radio e in digitale.
Un brano che si trova, interpretato dallo stesso artista in veste di se stesso, nella stagione finale della serie ‘Summertime’ di Netflix. Un ruolo, quello di attore, che non gli dispiacerebbe. “Quello che è fondamentale è l’espressione”. E infatti quando è sul palco sta bene. “Mi sento a casa”, ammette annunciando le date estive del ‘Cadere Volare live 2022’, in cui presenta l’omonimo progetto discografico uscito per Sugar l’8 aprile. Un disco che declina all’interno delle canzoni inedite quell’esatto istante dello scatto ritratto sulla copertina del disco: il cadere e il volare come atto unico, momenti inscindibili che fanno parte dello stesso movimento.
Il tour di Sangiovanni
Il tour è prodotto e organizzato da Friends & Partners in collaborazione con Sugarmusic, dopo il sold-out di tutte le date di maggio nei superclub e a cui si sono aggiunte le date di Roma (il 19 ottobre al Palazzo dello Sport) e Milano (il 23 ottobre al Forum di Assago). E potrebbe non mancare qualche sorpresa, come la presenza di un'”amica” sul palco, l’artista Madame, anche lei vicentina. “E’ ancora un punto interrogativo – dice sorridendo – è tutto in freestyle”.
Sangiovanni ama il suo pubblico e lo dice apertamente. “La cosa che mi piace di più quando i miei fan cantano, è capire che sentono le cose quanto le sento io. Attraverso le mie canzoni, le mie parole, posso aiutare i giovani, dare una speranza, un insegnamento. Mi piace molto il fatto che quando scrivo do anche voce agli altri. C’è una grande responsabilità in questo, la sento e ne vado fiero. So che posso dare dei messaggi positivi e utili”.
Tra gli autori che lo hanno ispirato ci sono tanti cantautori italiani, Luigi Tenco ad esempio. “Secondo me la cosa che si sbaglia oggi è guardare i numeri e dire che siccome una cosa ha i numeri, allora spacca. Ci sono invece pezzi che hanno fatto pochi numeri e sono stupendi. Il punto è che c’è tanta musica e alcuni brani vanno via. Sbagliamo tutti, io in primis, a fare giochi di competizione, alla fine nel nostro lavoro si tratta di andare sul palco e cantare”.
E infatti nei suoi concerti quel velo che una volta c’era tra artisti e fan non esiste più. “Siamo in un posto libero e vogliamo divertirci, cantare insieme”. Lo dice anche ai suoi fan, dal palco, in una sorta di augurio a emozionarsi e volersi bene. “Vivete sempre la vostra vita come se fosse un concerto”.