Prima volta al Festival di Sanremo per Paolo Jannacci, in gara con il brano “Voglio parlarti adesso”. Paolo, figlio di Enzo Jannacci, è un compositore, arrangiatore e musicista. Questa non è in realtà la prima all’Ariston perché nel 1998 fu direttore d’orchestra per il padre, nel 2004 per Pacifico e nel 2014 aveva fatto parte della Giuria di qualità. Lo scorso anno, Paolo Jannacci, era stato ospite di Enrico Nigiotti nella serata dei duetti.
Paolo e Enzo Jannacci, dal cantautorato al jazz
Paolo Jannacci è un vero e proprio figlio d’arte che, seppur distaccandosi dall’opera del padre, è riuscito a costruire un proprio percorso musicale che spazia tra colonne sonore per film, pubblicità, produzioni discografiche e recitazione. Compositore e musicista eccezionale, Paolo Jannacci suona basso, pianoforte e fisarmonica, dedicandosi principalmente al Jazz.
Sette dischi all’attivo, moltissime colonne sonore, diversi spettacoli teatrali e una carriera di tutto rispetto come direttore d’orchestra. Per la prima volta a Sanremo 2020, lo troviamo in una veste, forse, più simile a quella del padre Enzo scomparso nel 2013.
Paolo Jannacci, la prima volta a Sanremo.
Il primo disco da cantautore di Paolo Jannacci è del 2019 e si intitola “Canterò”.
In gara a Sanremo 2020 porta il brano “Voglio parlarti adesso”.
Paolo Jannacci, parlando della canzone in gara dice: «Il brano è nato quattro anni fa. Sono un fatalista ed umanista. Quando scrissi il brano non ero pronto io. I meccanismi possono cambiare da un momento all’altro».
Il testo di “Voglio parlarti adesso”:
Là fuori c’è la guerra e dormi
Ma qui ci penso io a te
Vorrei che non tremassi come me
Ho visto piangere un gigante
Figurati se non piango io
Che sono nato adesso amore mio
Confesso che non so, non so
Come si può, afferrare il vento
E il tempo che non ti do, è tempo perso
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
E quando il modo di aiutarti
Sarà non aiutarti più
Sorridi in faccia all’odio e manda giù
Potrei svegliarti poi ma poi non so, se poi, sarà lo stesso
Ora è sempre il mio miglior momento
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
Le stelle appese poi cadranno giù
E un giorno ci diremo addio
Ma se una notte sentirai carezze sarò io…
Voglio parlarti adesso
Prima che un bel tramonto porti via
Le corse senza fine, addormentarsi insieme
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma tuo padre sarà sempre qui
Si è fatto tardi… adesso dormi