SOPRAVVIVERE AGLI AMANTI, esordio da esperti per i JOHN QUALCOSA
AmbraMarie e Raffaele D'Abrusco sono i John Qualcosa
AmbraMarie e Raffaele D'Abrusco sono i John Qualcosa

SOPRAVVIVERE AGLI AMANTI, esordio da esperti per i JOHN QUALCOSA

Troppo spesso si associa il concetto di album d’esordio ad un’opera ingenua, traballante e che aiuti in qualche modo anche l’artista a definirsi. Quando però l’album d’esordio è “Sopravvivere Agli Amanti” dei John Qualcosa (che suonano insieme dal 2011), bisogna rivedere certe posizioni. Il 15 aprile, infatti, esce il disco che sembra essere la sera della prima dopo tante prove generali del duo AmbraMarie/Raffaele D’Abrusco. E come esordio è davvero notevole.

“Sopravvivere Agli Amanti” è frutto di un lavoro molto curato, che si è andato rafforzando nel corso del tempo e che si è preso lo spazio necessario per dirsi completo. Gli indizi a suggerire tutto ciò emergono durante le nove tracce, proprio grazie alla grande sinergia dei John Qualcosa: chitarre, voci, cori e controcanti dell’album sono la prova tangibile di una chimica azzeccata. Forse è proprio questo l’aspetto che dà il quid in più a “Sopravvivere Agli Amanti”, che sottolinea la sicurezza di aver trovato già un’identità sonora e compositiva fin dall’opera prima.

La complicità del duo è il personaggio principale del viaggio che compiono i John Qualcosa con “Sopravvivere Agli Amanti”

L’album attacca subito “alla gola” con un rock per chitarra dal passo pesante, ritmato dai colpi alle pelli e una melodia orientaleggiante che sostiene la title track e aiuta a intravedere i temi (musicali e non) che i John Qualcosa hanno in serbo. Il rock di “Sopravvivere agli amanti” non è però il materiale standard del genere. Spazia dalle sfumature del pop impegnato, alle piccole sperimentazioni nelle campionature di “La mia Amsterdam”, fino alla conclusione morbida nella ballad “Una canzone dei Doors”. Accelerano e decelerano a seconda della necessità, guidati da una chitarra dalle mille forme espressive che non stanca mai.

La complicità del duo, in ogni caso, è il personaggio principale del viaggio che compiono i John Qualcosa; un viaggio che non si limita alla musica, ma che accompagna l’ascoltatore fra chioschi di mojito, in Olanda e soprattutto di fronte al mare. La sabbia, la riva e la malinconia del mare sono gli elementi che ricorrono più spesso in “Sopravvivere Agli Amanti”; ma la raffinatezza sta nel portarli all’orecchio anche attraverso le influenze musicali, le percussioni oltre che con le parole.

Insomma, i John Qualcosa escono allo scoperto dopo un lungo riscaldamento che però ha portato ottimi risultati; debuttano con un lavoro che li proietta idealmente già nella serie A delle produzioni musicali nostrane. Ci insegnano che la fiducia agli artisti emergenti va sempre data, anche senza adottare uno sguardo giudicante. D’altra parte AmbraMarie e Raffaele grazie a quest’album ci fanno sentire il mare senza avere una conchiglia accostata all’orecchio, e non è un trucco che riesce a tutti.