Classe 1978, The Niro nel corso della sua carriera ha condiviso il palco con artisti di calibro internazionale come Deep Purple, Lou Barlow e Amy Winehouse. Un cantautore di grande talento che riesce ad arrivare a tutti con la sua spontanea e raggiante sensibilità. I brani inediti, registrati in studio per la prima volta da The Niro, sono “Story without words”, “Distortion” e “Bluebird blues”; ma anche il trascendentale brano che apre l’album “No one must find you here” e lo spirituale, profetico “In the cantina”. “The complete Jeff Buckley & Gary Lucas Songbook” è un album variegato, che alterna momenti di puro movimento ad altri densi e riflessivi.
The Niro è un cantautore di grande talento che riesce ad arrivare a tutti con la sua spontanea e raggiante sensibilità
In quest’atmosfera avvolgente il cantautore dialoga con disinvoltura con la chitarra di Gary Lucas, dimostrandosi all’altezza del ruolo assegnatogli, senza mai perdere la propria identità. Infatti, The Niro non ha alcuna pretesa di identificazione o immedesimazione con Jeff Buckley. Nessun esercizio di maniera, ma tanta voglia di ricreare quella sensazione di armonia e caos che trasmetteva il cantautore statunitense. The Niro disegna un nuovo e caleidoscopico abito ai brani, anche ai più famosi come “Grace” e “Mojo Pin”; in tutto ciò Gary Lucas funge da ponte temporale e stilistico tra le due versioni.
“The complete Jeff Buckley & Gary Lucas Songbook” è un progetto denso e coraggioso, con canzoni molto diverse tra loro: si passa dal blues che vede protagonista la chitarra acustica di Gary Lucas, al rock e ad altri di grande intensità. Onde sonore travolgenti e vitali, ma anche libere e spensierate come in “She’s free” dove dietro alla leggerezza si nasconde un velo di malinconia. La vera magia racchiusa nell’album si percepisce alla fine di ogni brano, quando una strana energia persiste nel silenzio e nell’attesa della canzone successiva. Un valido omaggio al grande e poetico artista Jeff Buckley.