TONNO, QUANDO ERO SATANISTA: un flusso di coscienza nervoso e nevrotico
Una foto dei Tonno (nel loro habitat naturale).
Una foto dei Tonno (nel loro habitat naturale).

TONNO, QUANDO ERO SATANISTA: un flusso di coscienza nervoso e nevrotico

I Tonno presentano “Quando ero Satanista”, il loro nuovo lavoro in studio uscito il 28 agosto per Woodworm Label.I Tonno presentano “Quando ero Satanista”, il loro nuovo disco uscito il 28 agosto. Ad un primo ascolto ci troviamo davanti a un sound alternative tagliente e affilato. La cosa che colpisce subito dei Tonno è però la parte vocale: (quasi) isterica e abrasiva che interpreta i brani del disco in maniera “nervosa” e sguaiata. Come una risata isterica, appunto, di chi racconta qualcosa con una punta di nevrosi e di disincanto.

Uno dei punti a favore dei Tonno è la parte testuale che viene alla luce quasi a mo’ di nonsense o di flusso di coscienza incontrollato e incontrollabile. Una sorta di riassunto e di riepilogo di storie di vite vissute della band filtrate e ricostruite da questo nervosismo che caratterizza tutto “Quando ero Satanista”.

I Tonno sono una band che punta tutto sulla potenza sonora e sul tiro altissimo dei pezzi che, dal primo all’ultimo, restano potenti e corposi

È interessante ascoltare ciò che i Tonno hanno da dire, soprattutto per capire il loro particolarissimo punto di vista che parla di qualcosa ma vuole dire altro. Dal nonsense si passa al racconto, una memoria “rimaneggiata” e ricostruita dall’accostamento di frasi e metafore (che sembrano) fuori contesto ma che puntano a raccontare qualcosa da una prospettiva diversa.

Altro punto a favore dei Tonno è la scelta di questo sound sempre grintoso e graffiante. Al limite tra l’alternative e il punk, bello dritto e di impatto e mai scontato. Questa band va dritta al punto rinunciando ad inutili abbellimenti o dettagli che possano in qualche modo snaturare il sound di “Quando ero Satinista”. I Tonno sono una band che punta tutto sulla potenza sonora e sul tiro altissimo dei pezzi che, dal primo all’ultimo, restano potenti e corposi.

“Quando ero Satanista” è disco che affascina soprattutto per via di questo inedito modo di raccontare le cose, tra l’ironia e il nonsense

Parlando del sound non si può non parlare della parte vocale. Le voci sono nervose, isteriche e sguaiate. Sono queste a dare quel qualcosa in più al disco e a renderlo un prodotto estremamente interessante. I Tonno sfruttano al massimo questa “vena nevrotica” che, a sorpresa, si adatta perfettamente a ogni contesto. La voce è sgraziata, acida e affilata e spesso esce dalle casse come un pugno nello stomaco, eppure è irresistibile e completamente integrata nel contesto.

I Tonno sono una band molto interessante e con molte buone idee; “Quando ero Satanista” è un gran bel lavoro. Un disco che affascina soprattutto per via di questo inedito modo di raccontare le cose, tra l’ironia e il nonsense, la musica e i momenti di cazzeggio. L’ascolto del disco è decisamente consigliato.