TRAILER FRIDAY [11/1]: i 4 film da vedere al cinema questo fine settimana
Johnny Depp in "City of lies - L'ora della verità".
Johnny Depp in "City of lies - L'ora della verità".

TRAILER FRIDAY [11/1]: i 4 film da vedere al cinema questo fine settimana

Carissimi e stimatissimi lettori di Music.it, il gelo è arrivato e i Golden Globe sono stati consegnati. La scorsa domenica i celebri premi assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association hanno iniziato a costituire le migliori opere cinematografiche e televisive della stagione. Le scelte nella maggior parte dei casi sono state destabilizzanti rispetto i pronostici. “Green Book” di Peter Ferrelly e “Roma” di Alfonso Cuarón sono stati i veri protagonisti della serata. “A Star is Born” di Bradley Cooper, tanto acclamato a gran voce da pubblico e critica, è rimasto a bocca asciutta, portandosi a casa l’unico premio veramente meritato: la migliore canzone originale. Ma l’Academy potrebbe riservare sorprese, dando il giusto pregio ad altri film ugualmente validi. Tornando a noi, questo è il Trailer Friday, e questi sono i film della settimana selezionati per voi!


NON CI RESTA CHE IL CRIMINE  

Ve lo ricordate Nando Martellone di “Boris”? Dietro al personaggio del comico gretto della favolosa (fuori)serie tv italiana, c’è Massimiliano Bruno, attore teatrale, sceneggiatore e regista. Con “Non ci resta che il crimine” torna dietro la macchina da presa, portando sul grande schermo una commedia dai toni fantascientifici. I tre spiantati protagonisti sono interpretati da Marco Giallini, Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi, catapultati nel 1982. I tre per vivere organizzano tour turistici nei luoghi simbolo della banda della Magliana, quando verranno catapultati nel passato e incontreranno i loro veri componenti. Nel cast anche Edoardo Leo e Ilenia Pastorelli, divenuta celebre per il personaggio dell’ingenua Alessia in “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Una commedia che gioca con il mito, perlopiù romano, di “Romanzo Criminale – La serie” e sulla nostalgia degli anni ’80. Due filoni parecchio reiterati ma, vista la loro permanenza, forse ancora capaci di catturare pubblico.


CITY OF LIES – L’ORA DELLA VERITÀ

Dai crimini nostrani passiamo oltreoceano, con il celebre caso riguardante gli omicidi dei rapper Notorious B.I.G e Tupac. Il regista statunitense Brad Furman traspone il libro-inchiesta “Labyrinth” di Randall Sullivan, basato sulle investigazioni svolte dal detective Russell Poole. Da quanto è noto, il detective accusò degli agenti corrotti, individuando una fitte rete che ricadeva proprio nel Dipartimento di polizia di Los Angeles. Anche con delle prove schiaccianti in mano, Poole fu allontanato, arrivando infine a chiedere le dimissioni. La classica coppia investigativa è formata da Johnny Deep nel ruolo di Poole, e da Forest Whitaker in quella del giornalista Jackson. “City of Lies” in America ha visto posticiparsi il rilascio a data da destinarsi, e in Italia saremo i primi a vederlo. Voci dicono si tratti di una censura partita proprio dalla LAPD stessa, non predisposta a rendere pubbliche certe vicende. Con tutto questo anticipato clamore, non possiamo assolutamente perderlo.


UNA NOTTE DI 12 ANNI

Fresco dalla sezione “Orizzonti” della scorsa Mostra del Cinema di Venezia, l’ultimo film del regista uruguaiano, Álvaro Brechner. La storia si svolge negli anni ’70 in Uruguay sotto il controllo della dittatura militare di Bordaberry. Tre militanti politici del movimento di estrema sinistra dei Tupamaros vengono messi in isolamento senza processo per ben 12 lunghi anni. Tra questi c’è Pepe, meglio noto come José Mujica, futuro quarantesimo presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015. Un personaggio politico di spicco, principalmente dovuto alla rinuncia dei privilegi maggioritari dati al capo di Stato, e per il forte impatto liberale del suo mandato sul Paese. Un vero eroe nazionale come pochi al mondo, marchiato da questa esperienza passata in condizioni fisiche e psicologiche disumane. “Una notte di 12 anni” fa luce su questo ombroso spaccato della storia uruguaiana. Dall’interno e, soprattutto, dalla sola prospettiva dei tre giovani detenuti. Qui la recensione completa.


BENVENUTI A MARWEN

La fantasia è una delle leve motrici del cinema, e un regista come Robert Zemeckis lo sa bene. Nel corso della sua carriera, sperimentando le tecnologie e gli immaginari più disparati, ha regalato storie cariche di meraviglia ed evasione. E non è caso che per questo suo ultimo film, abbia scelto la storia reale di Mark Hogancamp. L’ex marine e illustratore dopo un pestaggio subito perse la memoria, e tramite l’ausilio di bambole, tentò di ricostruire la sua vita. Creando un villaggio, Marwen, dove mettere in scena i tasselli, a metà tra il reale e il fantastico, delle sue esperienze sbiadite. A prestare il volto a questa tenera vicenda, troviamo Steve Carell, un attore che è riuscito sempre a dosare indole comica e drammatica. L’ultima favola di Robert Zemeckis è uno dei titoli più attesi di questo 2019, e sarà difficile poterne uscire dalla sala completamente delusi.