Cari lettori di Music.it, eccoci di nuovo tra noi. Siamo ormai nel pieno del periodo prenatilizio. Ci stiamo già tutti preparando alle domande minatorie dei nostri parenti riguardo il futuro. E per soffocare il tedio e la disperazione, oltre all’alcool, non c’è miglior metodo che andarci a rinchiudere in qualche calda e accogliente sala cinematografica. A fronte di un dicembre mai così scarno, questa settimana troviamo tanti progetti minori ma possibilmente interessanti. Per i titoli forti dovremo aspettare altre due settimane, quando entreremo nella consueta e tanto attesa award season. Ma torniamo a noi. Questo è il Trailer Friday, e questi sono i film della settimana selezionati per voi!
UN PICCOLO FAVORE
Paul Feig è un nome che potrebbe non dirci molto, eppure è un regista attivo da oltre 20 anni in ambito televisivo. Ha firmato la regia di alcuni episodi delle serie più apprezzata dal grande pubblico, come “Weeds”, “The Office” e “Mad Men”. Due anni fa ha portato alla ribalta la serie “Ghostbuster”, con un reboot tutto al femminile. Ora torna nelle sale con un thriller iperpatinato, trasposizione del romanzo d’esordio di Darcey Bell. Ci sono come protagoniste due tra le attrice americane più amate, Anna Kendrick e Blake Lively. Consigliato agli estimatori delle trame gialle ricche di colpi di scena e suspense.
IL TESTIMONE INVISIBILE
Passiamo al versante nostrano, con un altro thriller alquanto interessante. Di recente si sente spesso parlare di quanto il cinema italiano si stia votando al genere. Un rapporto in realtà sempre esistito, ma che negli ultimi anni sta però prendendo sempre più piede nelle decisioni produttive e registiche. Stefano Mordini, ispirandosi a “Contrattempo”, film spagnolo del 2016, scrive e dirige il nuovo film con protagonisti Riccardo Scamarcio e Miriam Leone. Se il film di Paul Feig dovesse apparirvi troppo affabulatorio, questo potrebbe fare il caso vostro.
LA DONNA ELETTRICA
Il regista islandese Benedikt Erlingsson, reduce dallo scorso Festival di Cannes, presenta la sua seconda opera. Un film parecchio acclamato, tanto da essere selezionato per rappresentare l’Islanda ai prossimi Oscar, con un remake americano già annunciato, diretto e interpretato da Jodie Foster. La protagonista è Halla, una sorta di supereroina ambientalista, che in segreto attua azioni sabotaggio alle reti delle multinazionali, colpevoli di danneggiare l’ecosistema. Una storia piacevole, colma di intermezzi ironici, che non manca di farci riflettere su una tematica allarmante per la nostra quotidianità: il cambiamento climatico. Per Donald Trump sicuramente si tratterà di un film di fantascienza, per noi un’occasione di guardare, sorridendo, in faccia la realtà.
LONTANO DA QUI
Di festival in festival, passiamo al buon vecchio Sundance, il pantheon del cinema indipendente. Premio alla regia per Sara Colangelo, che firma la sua secondo opera facendo un remake di un film israeliano, Nadav Lapid del 2014. Come protagonista abbiamo Maggie Gyllenhaal nei panni di una maestra d’asilo con la passione della poesia. Un altro ritratto minuzioso e intimo di una donna alle prese con le problematiche relative la sua dedizione al lavoro e la vita privata. Dal versante Sundance, raramente la distribuzione italiana ci delizia con la sua programmazione. Un chiaro e tacito riferimento, della validità di un giovane cineasta emergente, ma piena di capacità affermativa. Qui la recensione completa.
MACCHINE MORTALI
Ha sempre un qualcosa di commovente vedere un regista affermato e amato cedere il posto dietro la macchina da presa a un suo pupillo emergente. È il caso di “Macchine Mortali”, adattamento del romanzo steampunk per ragazzi del 2001 di Philip Reeve. È il regista neozelandese Peter Jackson a produrre e sceneggiare l’esordio alla regia di Christian River, suo collaboratore più fidato, e premio Oscar nel 2006 per i miglior effetti speciali in “King Kong” di Jackson stesso. “Macchine Mortali” è uno dei titoli di punta di questo Natale cinematografico. Un film decisamente carico di quella verve fantastica e mitica del cinema jacksoniano. Non possiamo, decisamente, lasciarcelo scappare sul grande schermo.