Quello dei Nautha è un progetto che nasce da radici profonde della cultura italiana. In particolare quella etrusca da cui la il trio prende ispirazione per il nome. La dea Cautha che sorge dall’oceano, attraverso una personalissima rivisitazione, si prende l’onere di presentare al pubblico il loro progetto. Perdonerete questo excursus sull’origine linguistica dei Nautha, ma è soprattutto vero che non è scindibile la loro natura dal loro nome. E così anche il loro esordio discografico completamente auto prodotto, rispecchia alla perfezione quest’idea di nascita e flusso di coscienza che è proprio alla base de “Tutti i colori del buio”.
La loro musica prende vita dagli insegnamenti delle grandi band del progressive rock, dello psychedelic e dell’alternative rock internazionale. Lontani da ogni tipo di sintetizzazione che oggi invece domina la discografia italiana, i Nautha hanno scommesso sulla registrazione in presa diretta. “Tutti i colori del buio” è un album spontaneo, diretto, complesso. Sicuramente ben suonato e che non sacrifica nessuno spunto originale che la registrazione in studio non permetterebbe. I testi tuttavia non eguagliano la ricchezza degli arrangiamenti e nonostante le nobili intenzioni della presa diretta, si sente ogni tanto la mancanza di una produzione più curata.
L’esordio discografico dei Nautha rispecchia alla perfezione l’idea di nascita e flusso di coscienza che è proprio alla base de “Tutti i colori del buio”
I Nautha però sono il suono e la voce di un lungo processo di introspezione personale che il pubblico riesce ad apprezzare e far proprio. Dieci tracce attraverso cui ognuno può perdersi e ritrovarsi in un continuo flusso di coscienza. E “Tutti i colori del buio” sono proprio questo: dietro l’apparente ossimoro del titolo si nasconde in realtà tutto il concept dell’album. Proprio quando tutto è scuro, durante il sonno, durante una riflessione, durante un periodo oscuro della propria esistenza, la vita se ne esce con improvvisi colpi di colore. “Tutti i colori del buio” sono quell’invito a lasciarsi andare e ad abbandonarsi quando il resto della società continua invece a stringere catene.