22 anni fa usciva CALIFORNICATION dei RED HOT CHILI PEPPERS • MUSIC.IT
Anthony Kiedis, frontman dei Red Hot Chilli Peppers, compie oggi 57 anni.
Anthony Kiedis, frontman dei Red Hot Chilli Peppers.

22 anni fa usciva CALIFORNICATION dei RED HOT CHILI PEPPERS

I Red Hot Chili Peppers sono sempre stata una band di difficile identificazione. Dei camaleonti, anzi, meglio direi dei dannatissimi virus che hanno saputo viaggiare tra le decadi variando, mutando e rimanendo sempre sul pezzo – capelli e baffi di Anthony Kiedis compresi – e fedeli a se stessi. “Californication”, loro settimo album in studio, ne è l’ennesima conferma.

Il disco segna il ritorno alle chitarre di John Frusciante, che aveva già militato nella band tra l’88 e il ’92, sostituendo Dave Navarro. L’importante, tuttavia, è sempre non farsi false speranze: il chitarrista riandrà via per poi tornare dal ’98 al ’09, per poi abbandonare ancora la band e  ripresentarsi solamente nel 2019. A oggi, è il chitarrista ufficiale dei Red Hot Chili Peppers ma, hey, chi può dire per quanto resterà ancora?

“Californication”, settimo album in studio dei Red Hot Chili Peppers segna il ritorno di John Frusciante nella band

“Californication” altro non è che l’album dalle uova d’oro della band: il disco vanta ben 15 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Da qui son stati estratti diversi singoli di successo tra cui “Otherside”, la stessa title track e “Scar Tissue” che è anche vincitore di un Grammy Awards. Nonostante l’album sia ricco di tematiche care ai Red Hot Chili Peppers, tra cui erotismo, morti ammazzati e viaggi, la vivacità solita riscontrata nei precedenti lavori cede il passo a maggiore spiritualità e momenti evocativi.

Tra funk e alternative rap, rock e punk i Red Hot Chili Peppers hanno cazzeggiato insieme ai milioni di fan sparsi per il mondo per tanti anni, saltando su centinaia di palchi. “Californication”, con le sue 15 tracce, è solo uno dei capolavori che hanno tirato fuori dal cilindro. Da “Mother’s Milk” a “Blood Sugar Sex Magik”, per passare in “Stadium Arcadium” e continuare sino a “The Gateway”. La band è ferma discograficamente dal 2016, quindi è davvero arrivato il momento di far uscire qualcosa di nuovo.