MUSICOMIO: "siamo qui per portare l’amore per l’amore e per la vita"
I Musicomio in uno scatto promozionale.
I Musicomio in uno scatto promozionale.

MUSICOMIO: “Siamo qui per portare l’amore per l’amore e per la vita”

Diamo il benvenuto su Music.it ai Musicomio. Per rompere il ghiaccio raccontateci un aneddoto divertente o imbarazzante che vi è successo su un palco o in studio.

Ciao ragazzi, è un piacere e grazie per questa chiacchiera in amicizia. Un momento divertente e anche un pò tragico lo abbiamo vissuto quando abbiamo realizzato le riprese de “Il giro del mondo”, nostro brano divenuto sigla finale di “Emigratis 3” di Pio e Amedeo. Abbiamo girato in un giorno agli inizi di marzo, soleggiato ma con decise raffiche di vento. Per tutto il tempo abbiamo vagabondato a bordo della meravigliosa Diana due cavalli gialla e nera per le strade di Foggia, Manfredonia, Mattinata, Vieste e del resto del nostro meraviglioso Gargano. Potete immaginare la quantità di freddo che ci siam presi, soprattutto Mario su in cappotta con la chitarra. Alla fine si è dovuto ricoverare per una tonsillite acuta bella tosta che lo ha messo out per una buona settimana.

Si è sacrificato per un bene superiore!

È stato un momento comico perché l’abbiamo presa come penio per raggiungere e sorpassare il traguardo del Milione di Visualizzazioni e Streaming, e dall’altra un momento carico di tensione perché avevamo da incidere con una certa urgenza “Ti scrivo” per poterla inserire nell’ultima puntata di “Emigratis”. Però alla fine tutto risolto per il meglio. Sabato pomeriggio Mario è stato dimesso e il pomeriggio stesso abbiamo inciso quel brano che resta uno dei nostri brani preferiti e sicuramente uno dei nostri cavalli di battaglia.

Parliamo di “Richiamami domani”. Raccontateci come nasce questo brano e dove vuole arrivare.

Si intuisce che c’è poca “mielosità” in questo brano per questo titolo migliore non c’è. A quanti di noi è capitato di rimandare tante cose compreso l’amore? Capita di farlo perché spesso, come diciamo nel brano, non si ha niente da dire, si ha rabbia da calmare o semplicemente non si ha tempo e certe volte ci viene di svegliarci e sperare che sia stato solo un brutto sogno. Ma siamo sicuri che alla fine, con un po’ di buona volontà e cuore permettendo, tutto finisce sempre per il meglio.

Da Foggia ai più grandi palchi e spettacoli in Italia. Come sono cambiati i Musicomio? Come è cambiato il vostro modo di fare musica?

Sicuramente si è evoluto senz’alcuna ombra di dubbio per via di tanti incontri e consigli dei personaggi che hanno fatto grande la musica e per via di bisogni artistici, cose nuove da cantare, da scrivere, da suonare e via dicendo. Di certo oggi ci approcciamo molto più professionalmente al lavoro musicale ma dobbiamo dire che non siamo mai stati superflui nell’approccio alla musica.
Sin da subito abbiamo cercato di fare le cose fatte bene perché si sa che le cose fatte tanto per, a lungo andare, hanno risultati fievoli. Quindi fondamentalmente è cambiato che lo studio in cui registri si chiama studio con la s maiuscola e che, anziché suonare per terra, ci ritroviamo spesso sui palchi, più o meno importanti, a fare i performer, i musicisti, i cantanti. Tutto quello che è l’artista a 360 gradi.

Avete collaborato con artisti del calibro di Pio & Amedeo, Gianni Morandi, J-Ax, Gigi D’Alessio, Andrea Bocelli e Claudio Baglioni e via dicendo. Quale è stata l’esperienza che vi ha segnato maggiormente? Perché? 

Inevitabilmente tutto, e ve le raccontiamo partendo dalla vittoria ad Area Sanremo nel 2015 arrivando così di diritto a Sanremo Giovani. Erano i primi periodi, gli inizi. E di certo abbiamo fatto un grande esordio sulla scena musicale italiana in questo modo e molti se ne sono accorti stando al chiacchiericcio che c’era in giro in quei mesi. È successo tutto qualche mese dopo la nostra nascita e avere un riconoscimento cosi importante ed immediato a livello nazionale è stato qualcosa che non si dimentica anche se, come tutte le cose belle, è durato davvero troppo poco perché poi si cresce e si capiscono tante di quelle cose che poi bisogna tirar fuori quel coraggio che serve per andare avanti e non arrendersi mai.

Coraggio che avete trovato. E poi?

Poi l’incontro con Pio e Amedeo su tutti. Loro sono stati davvero il nostro tutto. Senza di loro probabilmente la gente non saprebbe nemmeno della nostra esistenza, figurati della nostra musica. Poi abbiamo veramente girato il mondo e abbiamo cantato ovunque, a Londra, a Cracovia, a Kiev, a Odessa e anche negli studi di RTL 102.5 con gente che vedevamo solo in televisione o di cui avevamo i dischi e i concerti a casa. Artisti come Claudio Baglioni, Raf, Andrea Bocelli, Toto Cotugno, Fedez, Marco Masini, Gigi D’Alessio, Gianni Morandi e via dicendo… (alcuni dei nostri miti per intenderci). Le esperienze sono state molte, difficili da elencare tutte e l’unica cosa che hanno in comune è che resteranno stampate indelebili nella nostra mente. Tutto da rifare.

Come è stato lavorare con Pio e Amedeo?

Per noi la riconoscenza e la gratitudine nei loro confronti è d’obbligo. Sono stati i primi a credere in noi, ci hanno dato fiducia e stima sin dall’inizio, ci hanno lasciato fare il nostro e, qualche volta, qualche rimprovero è servito per farci crescere sia a livello umano che a livello artistico. Essere protagonisti per due puntate di “Emigratis 3” in prima serata su Italia 1 è stato qualcosa che ti porti per sempre dentro. Prima “Dall’Italia“ e poi “Il giro del mondo”, il pezzo per il quale siamo diventati “famosi”, rispettivamente sigla iniziale e finale del programma e dopo ancora “Ti scrivo”, uno dei nostri cavalli di battaglia presentato al pubblico durante l’ultima puntata di “Emigratis 3”. Che dire, ETERNAMENTE GRAZIE!!!

In che condizioni è la scena musicale italiana? Voi vi sentita a vostro agio nella scena?

Noi crediamo in un appiattimento decisamente evidente nella scena musicale italiana, fatte le dovute eccezioni ovviamente. Ci sentiamo di sicuro a nostro agio con la nostra arte, con le nostre canzoni, con il nostro modo di fare concerti. Dobbiamo certamente combattere contro un mercato che in questo preciso contesto storico economico culturale non ci è molto favorevole ma, come tutte le cose, passa e torna a rivolgere lo sguardo verso una lunga serie di artisti che fanno delle cose straordinarie che, per via della situazione, alcune volte ne escono demoralizzati e stufi e altre volte son troppo grandi. Di certo chi molla è perduto. Noi non abbiamo alcuna intenzione di farlo anche perché abbiamo fiducia nella nostra arte e nel nostro lavoro.

Un artista con il quale vorreste collaborare assolutamente? Perché?

Da sceglierne uno? È quasi impossibile. Minimo 3 (ridono). Elencarli tutti diventa complicato ma di certo ce ne sono tanti, a partire da quelli storici fino a quelli contemporanei. Poi purtroppo abbiamo quelli irrealizzabili poiché alcuni di quei grandi artisti non ci sono più e questa cosa ci lascia con l’amaro in bocca.

Come nascono le vostre canzoni? Di chi o di cosa avete bisogno in fase compositiva?

Le nostre canzoni spesso nascono dall’intuizione ed ispirazione di uno di noi a turno. Poi viene proposta a tutti e quando ci si rende conto che il pezzo convince e crea qualcosa di sensazionale ed emozionante allora ci si lavora sopra. Qualche volta il pezzo è al 90% già fatto. Altre volte c’è solo un idea, altre ancora viene completamente rilavorato dalla musica al testo fino all’arrangiamento. Dipende da molteplici fattori ma ormai il meccanismo funziona e, ringraziando il cielo, funziona bene. L’unica difficoltà è la scelta del pezzo che vogliamo proporre perché qualche volta capita che tiri fuori 10 belle canzoni e li ci son problemi (ridono). A quel punto, come in ogni gruppo, ognuno ha le sue preferite e quindi facciamo un gran casino (ridono), e cerchiamo di ragionarci il giusto. In questo caso non ci sono stati dubbi. È stato chiaro sin dal primo accordo del riff di chitarra che “Richiamami Domani” era il pezzo su cui puntare.

 Ultima domanda, “Fatevi una domanda e datevi una risposta”. Che ci dite?

Dove ci vediamo fra 20 anni? Speriamo sull’Olimpo della Musica insieme ai grandi e nelle piazze, nei teatri, nei palazzetti e negli stadi più importanti d’Italia e, se si potesse, anche oltre per stare insieme a tutti coloro che amano la musica e a tutti coloro che hanno bisogno di una nuova ripartenza per continuare a combattere in questo mondo non facile, troppe volte ingiusto e poco coerente con se stesso. Ci vediamo insieme a tutti coloro che vivono e si sentono addosso il nostro sound e le nostre umili storie che andiamo raccontando nelle canzoni perché anche noi veniamo dal niente come la maggior parte degli abitanti della terra e siamo sulla stessa barca degli altri. Siamo qui per questo. Per portare l’amore per l’amore e per la vita di nuovo al regno perché il fatto che noi esistiamo e siamo qui a fare questo è la dimostrazione che si può amare l’amore e la vita, con alti e bassi, ma mai pensare di non esserne più in grado o, peggio, degni. Grazie ragazzi per la bellissima chiacchiera e sicuramente non sarà l’ultima. Vi vogliamo bene. A prestissimo.