Il 7 settembre del 2005, moriva a Roma Sergio Endrigo. Artista elegante e dall’animo malinconico e amaro, ha scritto tra le più belle canzoni del cantautorato italiano della prima ora.
Dalla vittoria a Sanremo alle poesie di Gianni Rodari
Una vittoria a Sanremo nel 1968 con “Canzone per te”; secondo e terzo posto negli anni successivi e poi una carriera fatta di alti e bassi. Resterà celebre la sua “Ci vuole un fiore”, tratta da una poesia di Gianni Rodari. Dopo i successi dagli anni ’60 e ’70, la carriera del cantautore subì una brusca frenata per motivi mai del tutto chiariti.
L’autore sarà allontanato dai discografici con pochi dischi pubblicati e con lanci sul mercato poco efficaci che relegheranno la sua musica a un ruolo marginale. Forse il panorama musicale dell’epoca non era più in grado di percepire l’eleganza e la bellezza della sua arte. Forse non è mai stato in grado di farlo. Così Sergio Endrigo passerà gli ultimi anni della sua vita piuttosto defilato dalle scene. Una forma abbastanza severa di sordità penalizzerà non poco la sua carriera, portandolo a suonare in piccoli teatri e a ritirarsi quasi del tutto dalla vita pubblica.
Sergio Endrigo, 15 anni dalla sua scomparsa
Sergio Endrigo è stato un artista di una sensibilità e di un’eleganza davvero fuori dal comune. Uno dei cantautori di periodo d’oro del Bel Canto, quando gli artisti erano raffinati ed eleganti ma, soprattutto, lontani dalle logiche televisive e dalle dinamiche delle case discografiche. Per questo l’opera di Sergio Endrigo, anche dopo tutto questo tempo, resta autentica e genuina. Un lascito sonoro e concettuale che si riconosce per beltà e ricercatezza ma che, soprattutto, spicca per il suo meraviglioso amore verso la musica e la parola.
A 15 anni dalla sua morte quello che resta di Sergio Endrigo sono le sue canzoni, sempre meravigliose e raffinate; la sua gentilezza e cordialità che erano un po’ il suo biglietto da visita; il suo impegno politico e i discorsi dei quali possiamo trovare qualche frammento su Youtube o in qualche vecchia intervista. A 15 anni dalla sua scomparsa quello che ci resta è il ricordo di un artista elegante che ha cambiato la storia del cantautorato e al quale tutti i moderni cantautori devono pagare un tributo. Sergio Endrigo è stato uno degli artisti italiani che ha saputo elevare il Bel Canto oltre il tempo e oltre lo spazio, andando a toccare generazioni intere che ancora oggi si ritrovano nella sua musica e nelle sue parole.