È in lavorazione il documentario sui The Prodigy che sarà dedicato al compianto Keith Flint, ex frontman della band, scomparso lo scorso 4 novembre 2019. Un docu-film, diretto da Paul Dugdale, che andrà a ripercorrere la storia della band britannica tramite interviste, varie testimonianze e filmati d’archivio. I produttori saranno Liam Howlett e Maxim, unici membri rimasti della band, che hanno dichiarato:
«Dopo la devastante scomparsa di nostro fratello Keef, avvenuta nel 2019, per noi è giunto il momento di raccontare la storia della nostra band»
E sappiamo sicuramente che sarà una pellicola cruda, diretta, proprio come è sempre stata l’anima della band e della musica da loro portata in giro per il mondo. I The Prodigy nacquero nel 1990 a Braintree da Liam Howlett dopo aver conosciuto Keith Flint e Leeroy Thornhill in un rave party. E fu proprio questa la loro idea: creare musica destinata all’essere suonata proprio in quelle feste, in quelle occasioni. Insomma, roba per far casino. E ci sono riusciti alla grande. A proposito del lungometraggio i membri della band hanno aggiunto:
«È la storia del viaggio caotico e travagliato della nostra gang, la nostra band. O semplicemente, una storia di fratelli in missione per fare rumore, per accendere le anime dei popoli e far saltare in aria i sistemi audio di tutto il mondo. Questo film sarà realizzato con la stessa integrità della nostra musica: priva di compromessi, cruda e onesta. Questo è per Keef!»
Sul documentario non ci sono ancora molte informazioni, ma Paul Dugdale ha promesso che sarà «selvaggio come la band. A tratti cupo, caratterizzato da forti cambi di ritmo, sarà anche un assalto visivo, stilisticamente sorprendente, contemporaneo e stimolante. Vogliamo che gli spettatori lascino il cinema come se fossero appena scesi da un ottovolante»; il che è promettente senza dubbio. Ed è sicuramente quello che il pubblico vuole vedere se riferito ai The Prodigy.
Il New Musical Express lo ha descritto come «la cruda ed emozionante storia di una banda di giovani fuorilegge dell’Essex che si sono riuniti nel vortice della scena rave britannica di fine anni ’80», e nuovamente, non ci aspettiamo di meno. In pochi possono vantarsi di aver infiammato gli animi dei propri fan come hanno fatto i The Prodigy nel corso degli anni. La morte di Keith Flint ha sicuramente portato malcontento, ma i loro brani sono e resteranno un punto di riferimento per chi segue la strada del big beat e la techno harcore.