Dopo averlo visto sul palco dell’Ariston come finalista di Sanremo Rock 2020, Mike Orange torna con “Arancio”, il suo nuovo spregiudicato EP dai toni pop. Un’autobiografia, come si evince già dal titolo del disco, che racconta il mondo di Mike Orange ma che coinvolge tutti, nessuno escluso. Portavoce di “Arancio”, il 29 Gennaio, era stato il singolo “Segrate”, uno spaccato di vita vissuta della periferia milanese.
Con un sound spensierato ma testi pieni di riflessioni, Mike Orange riesce a raccontarsi senza nessuna pretesa o vanità. “Arancio” è un album pieno di speranza, con radici che affondano salde nel pop e richiamano sonorità indie. I temi trattati sono molto attuali: dalla consapevolezza dei propri limiti, al narcisismo, alla vertigine del sé. “Kamikaze”, traccia d’apertura dell’EP, è un inno al coraggio, alla volontà di superare le paure e sognare una vita che sia all’altezza delle nostre aspettative. “Menti” è forse la traccia più interessante dell’intero album.
“Arancio” di Mike Orange è un EP che ci ricorda che è possibile essere persone migliori
Attuale e ben studiata, dal titolo ambiguo ma intrigante, con il suo sound più intimo bilancia le prime due tracce dell’EP. “Arancio” è un mix di malinconia e allegria, è un riso amaro in un mondo a volte fin troppo deludente. La speranza però è l’ultima a morire, e Mike Orange ce lo ricorda per tutta la durata dell’album. Un viaggio ai confini dell’umano, una spietata ma familiare verità narrataci senza nessun indugio dal cantautore milanese.
“Arancio” è insieme una premessa e una promessa. Il primo lavoro da solista di Mike Orange, out dal 19 Febbraio, è una curiosa rivelazione, un fiore che necessita di tempo e cure per sbocciare, ma che vedrà molto presto spiegare i suoi petali. Un prologo interessante questo di “Arancio”, che vede al 2021 con curiosità, in attesa di qualche altra news e magari anche di qualche evento live.