Ultimo ha recentemente attaccato, senza girarci troppo intorno, i virologi Andrea Crisanti, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco tramite stories su Instagram. Il motivo? Molto semplice: i tre sono apparsi in diretta a “Un giorno da pecora” per stonare intonare il brano “Jingle Bells”, ma in versione rivisitata. Infatti la cover “cantata” era un invito alla popolazione, specialmente agli scettici, a vaccinarsi e prestare attenzione durante le feste per impedire l’incremento di nuovi contagi. Il cantante non ha gradito per niente, e infatti ha così commentato:
«Lasciate che a cantare e a tornare sul palco siano i cantanti e tutti quelli che lavorano con noi. Sono 2 anni che molti di noi non possono fare il proprio mestiere. Tornate negli ospedali a fare il vostro lavoro. Smettetela di andare in tv a fare i pagliacci e le star»
Sul fatto che molti, troppi artisti e lavoratori dello spettacolo siano stati danneggiati pesantemente per via della pandemia, nulla da dire. Il mercato musicale è stato uno dei più colpiti, e per quanto si stia tornando, lentamente, a rivivere le proprie vite, in tanti si trovano ancora a dover fare i conti con i problemi generati dal Covid. Concerti rimandati, eventi annullati e via discorrendo; lo stesso Ultimo ha dovuto rinviare per ben due volte il suo tour che, salvo nuovi imprevisti, dovrebbe iniziare il 5 giugno 2022. Come abbiamo detto, nulla da dire, ma siamo davvero sicuri che i tre virologi, o la redazione che li ha fatti “cantare”, avessero intenzione di rubare la scena o similarità?
Lo sfogo di Ultimo sui social, l’ennesima polemica sterile?
Sottolineiamo un’altra volta: ciò che stanno vivendo i lavoratori dello spettacolo è ciò che non si augurerebbe neanche al peggior nemico. Se Ultimo avesse avuto da ridire contro la versione del brano e la pessima performance, beh, nessuno potrebbe dargli torto: sentire quella roba è peggio che trafiggersi i padiglioni uditivi con un chiodo della grandezza di quelli utilizzati sulla collina Golgota. Ma scagliarsi così, contro degli ospiti di un programma visto per lo più da Over 120, che avevano il solo intento di augurare “Buone Feste” in Boomer Style e invitare la popolazione e gli ultimi – troppi – scettici a vaccinarsi, è davvero utile alla causa?
Sicuramente ribadire il concetto fa sempre bene: è giustissimo che gli operatori del mondo dello spettacolo si facciano sentire a gran voce, come è già successo in più riprese. Ma ricordiamoci che molti rinvii ci son stati anche per via degli innalzamenti dei contagi, delle misure di sicurezza che spesso vengono ignorate e altre simili cause. Dobbiamo vaccinarci. Ormai le stanno provando tutte per farci vaccinare senza imporre l’obbligo – sennò chi se li sente quelli della dittatura sanitaria? –, lo sanno benissimo che stanno raschiando il fondo. Ma se un virologo che distrugge “Jingle Bells” in diretta TV riesce a far vaccinare anche una sola persona che fino a oggi era restia, non è comunque un passo verso il ritorno alla normalità?
Ma qualcosa va urlato a gran voce: quella versione di “Jingle Bells” fa veramente accapponare la pelle
Qualcuno potrebbe dire che se l’avessero fatto fare a un’artista X avrebbe sortito un effetto migliore, che il contesto sarebbe risultato più simpatico e che così se ne sarebbe vaccinate due di persone, non una. E di certo non ci avrebbero fatto sanguinare le orecchie. Ma parliamo di una cosa sicuro cotta e mangiata, fatta in diretta streaming post interviste/opinioni e bollettini giornalieri su attualità, Covid e quant’altro. Molte occasioni ci sono state per gli artisti, e speriamo che ancora ci saranno, di sensibilizzare il pubblico e portarlo a vaccinarsi, così da poter tornare tutti insieme a saltare sotto un palco. E anzi, li ringraziamo: chi meglio di un artista riesce a smuovere milioni di coscienze tutte insieme, invitando il pubblico alla buona condotta e il rispetto delle regole?
In conclusione, capiamo perfettamente la frustrazione provata da Ultimo e di tutti i lavoratori dello spettacolo. È un periodo terribile, che speriamo passerà presto. Ecco perché dovremmo tutti ascoltare la parola degli esperti pagliacci che, con tentativi caracollanti e pregni di gusto dell’orrido, tentano di far passare a tutti noi delle Buone Feste. Oh, sia chiaro: non è che se sono virologi allora hanno ragione per partito preso: se uno dice una stronzata, è giusto che venga sottolineato. Questa volta, probabilmente, è toccato a Ultimo: forse contare fino a 10 prima di premere il tasto pubblica avrebbe aiutato a non gettare più caos di quanto non ce ne sia, verso un settore che è in costante bilico sul fronte sociale. Poi davvero, ci vuole fegato per cantare un testo del genere di fronte a milioni di italiani, non scherziamo.