Continua la trasformazione di Achille Lauro: da trapper a pop star, l’artista di “Rolls Royce” avrebbe in cantiere, addirittura un disco sinfonico. Dopo l’uscita di “1990”, tributo ai magici (e disagiati) anni ‘90, Achille Lauro orfano della collaborazione storica di Boss Doms starebbe già guardando al futuro.
Achille Lauro, l’evoluzione dell’artista
Passando “agilmente” da un genere all’altro, questo giovane artista ha fatto molto parlare di sé sia per alcuni brani ritenuti controversi e sia per i suoi look che hanno infiammato l’Ariston. Ovviamente Achille Lauro è anche un attento ascoltatore e un artista dinamico sempre in cerca di nuovi spunti e nuovi stimoli.
Proprio per questo l’idea di un disco sinfonico. Questo nuovo esperimento “Lauriano” debutterà in anteprima il il prossimo 26 settembre dal MediTa Festival di Taranto. L’evento sarà una sorta di anteprima e andrà, probabilmente ad anticipare un eventuale tour orchestrale di Achille Lauro. Ancora niente di confermato, chiaramente.
L’artista sarà accompagnato da dall’Orchestra ICO Magna Grecia, che comprende una quarantina di elementi, diretta dal Maestro Piero Romano. L’Orchestra ICO Magna Grecia in passato ha accompagnato voci del calibro di Dionne Warwick, Lucio Dalla, Antonella Ruggiero, Massimo Ranieri, Milva e Tony Hadley degli Spandau Ballet e molti altri. La performance diventerà poi un disco dal vivo in uscita a fine dell’anno, dopo la nuova versione di “1969”.
“1969”, un grande ritorno in scena
Parlando di “1969”, sembra che dopo la rottura con Sony, Achille Lauro e la Warner abbiano intenzione di pubblicare questa nuova versione del disco. Non è ancora chiaro se si tratti di un “remake” o di un semplice repackaging con qualche aggiunta. La nuova versione del disco contenente “Rolls Royce” dovrebbe arrivare nei negozi il prossimo 25 settembre. La fine di questo 2020, anno da dimenticare per la musica, sarà densa di impegni per Achille Lauro che, un passo alla volta, si sta confermando come uno degli artisti più attivi e prolifici della scena.