Benvenuti agli Acid Brains su Music.it! Per rompere il ghiaccio siamo soliti chiedere un aneddoto divertente ai nostri ospiti, relativo alla loro carriera. Raccontatecene uno.
Quando stavamo tornando da un concerto degli Acid Brains a New York nel 2015 e stavamo prendendo l’aereo di ritorno, io e l’altro chitarrista Alfredo volevamo fumare una sigaretta a tutti i costi ma non c’era la smoking area, quindi come due idioti temerari siamo usciti fuori. Peccato che quando siamo rientrati, al Gate non ci hanno fatto passare e abbiamo dovuto rifare tutti i controlli, abbiamo rischiato di perdere l’aereo. Quando siamo arrivati gli altri passeggeri erano tutti a bordo e non ci hanno lasciato a piedi solo e soltanto perché Antonio (il bassista) e Luca (il batterista) hanno convinto il personale ad aspettarci. Ci è andata bene però siamo stati due cretini, abbiamo preso tanti accidenti. Però con il senno di poi è stato divertente.
Tornando all’attualità, sta per uscire il nuovo disco degli Acid Brains, dal titolo “As Soon As Possible”, rispetto ai primi cinque album, potete anticiparci qualche novità artistica?
Sicuramente è il nostro disco più melodico e moderno, ed è anche il più curato per quanto riguarda gli arrangiamenti e i suoni. C’è una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi e un’idea più definita di ciò che vogliamo, e penso che questo si senta e che dia una marcia in più al nuovo album. Le contaminazioni sono variegate, ci sono anche piccoli passaggi di tastiera e, forse, l’influenza post punk/new wave è un po’ più presente rispetto al passato.
Dal 13 settembre è in rotazione radio “Go Back To Sleep”, il primo singolo estratto dal nuovo album. È un bell’alternative rock, dall’aria molto internazionale. Ce ne parlate?
Grazie, è un bel complimento. Ce la mettiamo tutta per essere “internazionali”, è un nostro obbiettivo. Il pezzo “tira” e gioca sull’alternarsi di momenti melodici ad altri belli spinti. È un brano che parla di quando la notte non riesci a dormire perché hai troppi pensieri per la testa e ti maledici perché non sai vivere serenamente e prendere tutto più alla leggera.
In pochi giorni il singolo “Go Back To Sleep” sta riscuotendo già un buon successo, tra radio e visualizzazioni in rete. Cosa ne pensate dei social networks come forma di condivisione e pubblicità?
Oggi sono fondamentali, anche volendo non se ne può fare a meno, io preferivo il mondo prima dei social perché li considero un’arma a doppio taglio. Ti danno più visibilità ma hanno fatto perdere il gusto alle persone di acquistare un disco, di toccarlo con mano, di sentirlo tutto dall’inizio alla fine. Hanno tolto, diciamo, la personalità alle cose, la cultura della musica, ormai è tutto un tormentone, una cosa va per un po’ e poi basta, senza restare nel cuore della gente.
Descrivete, con una sola frase, il vostro modo di intendere la musica.
Sincerità, empatia, rabbia, vita vissuta e emozioni. La musica deve essere pura, venire dall’anima, spontaneamente.
Ci piace conoscere i nostri ospiti anche sotto altri aspetti. Quali sono, se ci sono, gli interessi che i membri degli Acid Brains coltivano al di fuori dell’ambito musicale?
Io oltre a scrivere canzoni, scrivo poesie, leggo, mi piace viaggiare, sono appassionato di cinema e dell’esplorazione spazio/alieni. Antonio è dottore in psicologia ed è molto preparato in proposito, gli piacciono i fumetti, i comics in generale e il modellismo, Alfredo balla ed è bravo a costruire e riparare le cose, dai pedalini ai motori, Luca scrive racconti brevi e disegna. Insomma siamo tutti molto attivi e vivi.
Come è avvenuto il vostro incontro, e quando avete capito che dalla vostra unione poteva nascere un progetto così valido?
Gli Acid Brains hanno cambiato formazione tre volte, l’unico superstite dall’inizio sono io, questa formazione è nata quando la band era già avviata, Alfredo e Antonio sono negli Acid Brains da 14 anni e quindi direi che sono compagni di viaggio consolidati, Luca c’è da fine 2014 ma si è inserito alla grande. Siamo uniti e andiamo d’accordo, ci siamo conosciuti tramite amici in comune ma alla fine ci si conosceva già di vista, abbiamo capito che insieme potevamo fare qualcosa di buono quando suonando abbiamo sentito che le “vibrazioni” erano quelle giuste.
Se vi chiedessi di descrivere gli Acid Brains con una citazione celebre, quale scegliereste?
“Ne resterà solo uno” da “Highlander”, perché sono 22 anni che suoniamo nonostante tutto e tutti e siamo ancora qua. Il mondo della musica non è facile, ci sono molti alti e bassi e spesso è davvero dura ma abbiamo resistito e i risultati stanno iniziando ad arrivare. Come seconda citazione direi “Only the brave” da “Chi Vuol Essere Milionario”, perché senza coraggio non si va da nessuna parte.
Avete già in programma delle date in cui porterete in tour il vostro album “As Soon As Possible” nel 2019? Dove possiamo venire a sentire il rock degli Acid Brains dal vivo?
Si, certamente. Il 19 ottobre apriremo il concerto dei Diaframma al “Gridhouse Pub” di Castelnuovo Garfagnana, l’8 novembre suoneremo al “Roof Live” a Lucca, il 22 novembre faremo un concerto acustico nel negozio di dischi “Sky Stone & Songs” sempre a Lucca e il 28 dicembre suoneremo al “Black Star” di Ferrara insieme ai Niet, ma questo è solo l’inizio, ci sono diverse date e sorprese in arrivo.
Le nostre domande sono terminate, vi salutiamo e ringraziamo per averci concesso un po’ del vostro tempo. Lascio a voi lo spazio per aggiungere ciò che volete e, magari, per fare un saluto ai vostri fan e alle persone che seguono Music.it!
Grazie mille a voi per l’intervista e per lo spazio concessoci. Se volete potete trovarci e ascoltarci online su Youtube, Spotify, Deezer, Shazam, Bandcamp, Soundcloud o dove volete. Se volete acquistare i nostri dischi potete farlo nei negozi o su Audioglobe, ITunes, Amazon, Ebay etc. Credete sempre nei vostri sogni e non fatevi mai intimorire da nessuno, tutti parlano, pochi ascoltano. Ciao a tutti e Rock ‘n’ Roll.