Achille Lauro, nato a Roma come Lauro de Marinis, parteciperà anche quest’anno al Festival di Sanremo, tra i Big più attesi. Si direbbe un amante delle strutture ricorsive, oltre che del punk. “Rolls Royce”, uno dei brani più popolari della passata 69esima edizione del Festival, è confluita in “1969”. “Me ne frego” forse farà parte di “1990”, l’album che prende titolo dal singolo omonimo uscito a ottobre di quest’anno.
Achille Lauro: dagli esordi all’autoproduzione
Era il 2012 quando il giovanissimo Lauro prende come secondo nome Achille, a ricordare il noto armatore partenopeo. Faceva parte del giro di Quarto Blocco, che gli ha permesso di dare alla luce pezzi meravigliosi come “Barabba” e “Harvard”.
Inizia a distinguersi nel folto panorama degli emergenti. Per questo Noyz Narcos lo vorrà nella sua squadra, in Roccia Music. Da quest’etichetta sarebbero usciti “Achille Idol Immortale” e “Dio C’è”, tra il 2013 e il 2015.
Ormai è un artista delineato a tutti gli effetti. Il distacco da Roccia Music per fondare No Face Agency con Dogs Life, Dj Pitch8, e Boss Doms. Achille Lauro e Boss Doms si sono conosciuti a “Pechino Express”. La sua propria etichetta, gli consente di tagliare il cordone ombelicale con il rap degli esordi, scoprendosi nato per la trap. “Ragazzi madre”, capolavoro non da poco, gli fa firmare un contratto con la Sony. Il resto è storia nota.
Con la trap, Achille Lauro trova il suo mezzo di espressione. Una prosa ermetica che gli consente di essere evocativo e mai banale nei possibili riferimenti. È successo con “Rolls Royce”, con “1969” e anche con “1990”.
Avverrà anche per “Me ne frego”, oppure in questo nuovo brano scioglierà qualche enigma?
L’ispirazione di “Me ne frego”, traccia con cui Achille Lauro partecipa a Sanremo
Direttamente da I soliti ignoti del 6 gennaio di quest’anno, arriva un’importante anticipazione del tema di “Me ne frego”.
«Viveva ad Assisi, nella valle spoletana, un uomo di nome Francesco. Dai genitori ricevette fin dalla infanzia una cattiva educazione, ispirata alle vanità del mondo. Sciupò miseramente il tempo, dall’infanzia fin quasi al suo venticinquesimo anno. Anzi, precedendo in queste vanità tutti i suoi coetanei, si era fatto promotore di mali e di stoltezze, fino a quando Dio, nella sua bontà, posò il suo sguardo su di lui perché non perisse del tutto. La mano del Signore si posò su di lui e la destra dell’Altissimo lo trasformò, perché, per suo mezzo, i peccatori ritrovassero la speranza di rivivere alla grazia, e restasse per tutti un esempio di conversione a Dio».
Achille Lauro è un artista davvero pieno di sorprese.