CAPAREZZA registra ne LA CITTADELLA DEGLI ARTISTI di Molfetta parte del nuovo album
Caparezza (46 anni) durante un concerto al Rock in Roma
Caparezza durante un concerto al Rock in Roma

CAPAREZZA registra ne LA CITTADELLA DEGLI ARTISTI di Molfetta parte del nuovo album

Non si sente parlare spesso di Caparezza. E quando succede, c’è quasi sempre un album di mezzo. In questo periodo il rapper pugliese sta usufruendo de “La Cittadella degli Artisti” a Molfetta per registrare parte del nuovo album.

«Sono contento di aver potuto registrare una parte del mio nuovo disco in un luogo della mia città e soprattutto di aver abitato con la mia musica uno spazio culturale “dimenticato” in questo momento storico»

Il lockdown ha creato così una nuova opportunità: con la chiusura di cinema e teatri La Cittadella, una struttura di 1600 metri quadri divisa su due piani, è rimasta inagibile al pubblico, permettendo così a Caparezza di usufruire dello spazio cittadino “dimenticato” per via delle restrizioni. Al suo interno è presente uno studio di registrazione con i fonici che collaborano con Caparezza da molto tempo. Il Laboratorio Urbano del Comune di Molfetta è stato inaugurato nel 2017 ed è gestito da un’Ati che ha come capofila la Cooperativa Kismet con la collaborazione e il supporto logistico di Teatri di Bari.

«Questo luogo ci ha permesso di fare delle registrazioni di ensemble e anche delle batterie in tutta sicurezza, mantenendo il giusto distanziamento. Chiaramente tutti i professionisti coinvolti nel progetto hanno effettuato il tampone prima di iniziare a lavorare insieme»

La sfida è quella di riuscire ad abitare i luoghi della Cittadella giornalmente, ha spiegato Michele Depalo responsabile della Cittadella. «Un’iniezione di speranza in questo periodo buio». In fin dei conti siamo tutti “prigionieri” di questa situazione, e chi meglio di Caparezza, dopo l’ultimo album “Prisoner 709” del 2017, poteva tirar fuori il meglio possibile? Il rapper ha concluso sottolineando il suo legame con la città in cui è nato.

«Io amo e sono molto legato alla mia città. Non ho mai sentito la necessità di spostarmi per via del mio mestiere. I dischi si possono fare benissimo anche in Puglia. E alla Cittadella di Molfetta ho trovato una professionalità impeccabile»