Concedetevi un momento, mettetevi comodi e preparatevi ad affrontare il lungo viaggio con il capitano Daniele Sepe. L’album “The Cat with the Hat” è l’incontro di musiche, culture e persone, e volge lo sguardo verso terre lontane, rompendo i muri e varcando i confini. Senza limiti, quindi, Daniele Sepe affronta questo cammino, ma non è solo, è in compagnia di decine di musicisti. Argentini, brasiliani e italiani, ciascun musicista contribuisce a portare una parte di sé all’interno di questo viaggio. Solide e distinte culture, o meglio storie, si intrecciano nel girotondo di “The Cat with the Hat”.
Tuttavia l’album è stato pensato con un obiettivo ben preciso; questo è un omaggio a Gato Barbieri, sassofonista e compositore argentino di origini italiane che ha fatto sognare gli amanti del free jazz e non solo. Daniele Sepe, sassofonista napoletano, non si è limitato a riproporre i brani del musicista argentino; piuttosto ha voluto ritemprare quell’anima struggente, dolceamara e graffiante che fuoriusciva dal sax di Gato Barbieri. Dal suono unico ed inimitabile, all’interno dell’album c’è solo un brano originale del sassofonista argentino intitolato “Nunca mas”. Questo titolo che significa “mai più”, si riferisce alla tragedia dei desaparecidos argentini.
Daniele Sepe e i suoi compagni di avventura omaggiano Gato Barbieri con il grande girotondo di “The Cat with the Hat”.
“The Cat with the Hat” si apre con “La Partida”, un brano di iniziazione che prepara l’ascoltatore ad entrare nel vivo dell’esplorazione. Il ritmo si fa più serrato nel brano “Song for Che”, brano che vanta della partecipazione dei batteristi Hamid Drake e Roberto Gatto. Nell’immancabile “Canzone appassionata” si percepisce, sin dalle prime note, la cultura popolare napoletana: percussioni, sax e chitarra si fiancheggiano in un connubio di sapori. Daniele Sepe, come Gato Barbieri, tiene conto delle proprie radici culturali, facendo uscire dallo strumento la voce della propria anima; una voce malinconica e appassionata, ma anche energetica e frizzante.
È con “Los Ejes de Mi Carreta”, una milonga, che si balla e ci si lascia trascinare dal ritmo ondeggiante e sensuale. Fraseggio legato, pathos e struggente lirismo sono le peculiarità di “Love Theme from Spartacus”, brano arricchito dal vorticoso suono del pianista Stefano Bollani. Un’altra storia dalla magica atmosfera è narrata in “Donne d’Irlanda mná na h-éirean”; in questo brano echi della natura fanno da sfondo al suono sentimentale ed evocativo, ma sempre controllato, di Daniele Sepe. Undici variegati brani e tanti differenti artisti guidati da un instancabile condottiero corrono alla scoperta di “The Cat with the Hat”, un album che cattura l’ascoltatore dalla prima all’ultima canzone.