Music.it è lieta di dare il benvenuto a Dorom Dazed, progetto musicale di Tiziano Piu.
Inizia questa intervista raccontando un aneddoto su di te!
Il mio vecchio progetto si chiamava Morod ma dopo aver fatto un disco pessimo ho voluto cambiare completamente nome facendolo diventare Dorom (il contrario di Morod) e aggiungendo un’altra parola per evitare di accostarmi al vecchio progetto.
Da cosa deriva la scelta dello pseudonimo che hai adottato?
Dorom deriva da una casa farmaceutica di antidepressivi che prendeva mia madre, Dazed mi rappresenta perché in italiano significa stordito e vi posso assicurare che io lo sono.
A breve uscirà il disco “Ireneo”, composto da otto tracce: parlami di questo lavoro.
“Ireneo” è l’evoluzione del mio primo Ep “Shameless”, è rimasto qualcosa delle vecchie sonorità ma ho voluto esplorare nuovi generi e suoni. Rappresenta le tante sfumature musicali che mi piacciono, alcuni brani sono heavy, altri soft. Cerco però comunque di avere una logica. Alla fine il mio modo di scrivere è sempre lo stesso, ma è cambiato l’approccio agli arrangiamenti. In questo disco hanno suonato 3 batteristi diversi, ho collaborato con un violinista, un bassista e un tastierista. C’è un apporto di synth e elettronica da KazemiJazi e un featuring con Mark Grace. Tutto ha reso molto eterogeneo il disco ma si sente che quelle cose le ho scritte io.
Il singolo “A History Of Death”, che anticipa l’album, affronta il delicato tema del femminicidio.
Perché hai deciso di affrontare questo argomento?
Non ho scritto un brano pensando di sensibilizzare verso l’argomento, non ci riuscirei anche se è un tema molto delicato su cui si dovrebbe fare di più. Io mi sono ispirato a delle storie di cronaca e ho scritto quel brano immedesimandomi in una storia, nel terrore e nella tragicità di un evento simile. Poi se ho sensibilizzato ben venga ma è venuto tutto dopo, compresa la scelta del singolo.
Cosa dovranno aspettarsi i tuoi ascoltatori da “Ireneo”? Come è cambiato Dorom Dazed rispetto agli esordi?
Dovranno aspettarsi un artista più maturo e consapevole che ha una grande voglia di evolversi e sperimentare. Penso al futuro come un continuo cambiamento.
Quali sono gli artisti con cui ti piacerebbe collaborare in futuro?
Mi piacerebbe collaborare di nuovo con Kazemijazi e sarebbe un sogno poterlo fare con un artista come Iosonouncane.
C’è qualcuno, nel panorama musicale anche internazionale, a cui ti ispiri?
Diciamo che a livello nazionale adoro band come Verdena e Bachi da Pietra. A livello internazionale ho sempre ascoltato l’alternative rock anni ’90 per poi spaziare con artisti come David Bowie, The Cure, Leonard Cohen, Smith.
Dorom Dazed, è stato un piacere averti qui! Purtroppo è arrivato il momento di terminare la
nostra chiacchiera. Saluta i lettori di music.it come vuoi!
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere questa intervista, a presto carissimi!