Ciao, Ecklettica! Benvenuti su Music.it. Di solito, iniziamo le nostre interviste con un aneddoto imbarazzante legato alla musica degli intervistati. Vi va di raccontarci qualcosa che nessuno conosce?
Eravamo a uno dei nostri primi live, in una location storica di Roma (il Circolo degli Artisti) quando nel bel mezzo del concerto c’è stato un blackout. Dopo alcuni minuti passati ad aspettare, si è riacceso tutto, per poi rispegnersi di nuovo. Attimi di panico e imbarazzo. Questo è l’episodio più imbarazzante che abbiamo avuto fino ad ora, fortunatamente ancora non ci è capitato nulla di eclatante ma tutto può succedere, siamo sempre in tempo.
Spieghiamo ai nostri lettori come e quando nasce la band e l’origine del vostro nome.
Dieci anni fa, più o meno, ci siamo incontrati per la prima volta tutti insieme dentro una sala prove. Ci siamo conosciuti un po’ per caso, a una serata strana organizzata da amici di amici. Il nostro interesse in comune, la musica, ha creato da subito un feeling particolare, tra liti e risate abbiamo cominciato a scrivere le nostre prime canzoni. All’inizio è nata un po’ per gioco, per il puro divertimento di suonare insieme, ma poi ci siamo resi conto che le canzoni che stavamo scrivendo avevano del potenziale. Il nome della band è stato scelto per rappresentare i diversi mondi da cui proveniamo. ECKLETTICA descrive la polivalenza di generi da cui attingiamo, sottolineando che non vogliamo fissare la nostra musica a degli schemi ma essere sempre alla continua ricerca. L’inserimento della K nel nome ha due motivi: per evidenziare la volontà di identificarci e per senso estetico.
Dal 2012 ad oggi, come definireste il vostro percorso?
Sicuramente tortuoso ma la tragicomicità è il nostro elemento caratteristico. I vari eventi che ci sono capitati hanno avuto sempre una connotazione particolare per cui ci siamo sempre ritrovati a riderci su. Non sono mancate le docce fredde ma sono servite a temperare i nostri caratteri e a spingerci dove non avremmo mai pensato di arrivare.
Ecklettica, nei vostri brani si percepisce una forte presenza degli States. Cosa vi piace rubare di più della musica internazionale?
Attingiamo alle sonorità della musica internazionale, alle atmosfere ascoltando ed elaborando. Ci piace studiare i vari stili musicali dando la nostra “versione” di una determinata emozione che i pezzi ci trasmettono, avendo cosi una panoramica ed una percezione di ciò che circonda e si muove intorno a noi superiore.
Ci lasciamo alle spalle un periodo di clausura forzata e vivremo un’estate con pochi concerti. Gli Ecklettica come si stanno organizzando e come avete passato il lockdown?
È stato un periodo davvero strano e difficile, passerà sicuramente alla storia, il che ci ha fatto molto riflettere. Il primo mese lo abbiamo vissuto con un’alternanza di stati d’animo, momenti di pura follia misti a momenti in cui eravamo completamente catatonici. I tanti input dati dalle notizie che arrivavano da tutto il mondo ci hanno fornito l’ispirazione per scrivere nuovi brani. Tra mille difficoltà, come per esempio la connessione, la mancanza di vari strumenti hanno creato non pochi problemi, ma siamo comunque riusciti a provare ed arrangiare. Questo periodo ci pone davanti anche un altro quesito, come saranno i live d’ora? Al momento stiamo limando i dettagli sul come poter tornare al più presto su un palco, la situazione non rende le cose facili e per questo ci stiamo organizzando nel migliore dei modi per dare al pubblico uno spettacolo con i fiocchi.
Dal 12 Giugno è disponibile ovunque il vostro singolo “Una Vita Stronza”. Ritmo incalzante e riferimento chiaro a Battiato. Quando è nata la canzone e quanto è importante, nei vostri ascolti, Franco Battiato?
È nata inaspettatamente in un weekend improvvisato tra Jimmy e Matteo. Il caos cittadino ci ha spinto ad una voglia di pace e relax. Una volta arrivati è stata imbracciata la chitarra e poco dopo, sono venute le parole. Con il sole di marzo il brano ha preso la sua prima forma dando vita alla canzone attuale. Franco Battiato è uno dei più grandi artisti della musica italiana e indubbiamente ha segnato un’epoca. Le sue canzoni sono state un punto di partenza per la ricerca del nostro sound soprattutto per quelle canzoni che parlano di avventura.
“Una Vita Stronza”, anticipa il vostro secondo lavoro. Cosa potete spoilerarci?
Il piano prevede l’uscita di un terzo singolo verso la fine dell’anno e sarà accompagnato da un videoclip. L’album nel suo totale prevediamo che uscirà da lì a breve, dando la possibilità di ascoltarlo nella sua completezza; c’è da aspettarsi un album ricco di contenuti e dai vari stili di arrangiamento.
Ecklettica, le ultime righe sono per voi. Salutate i lettori di Music.it in totale libertà.
È un piacere per noi aver potuto parlare con voi e raccontarci. Con la voglia infinita di tornare sul palco, vogliamo mandare un saluto a tutti gli amici lettori di Music.it.