Il cantautore Ennio Salomone in uno scatto promozionale.
Il cantautore Ennio Salomone in uno scatto promozionale.

ENNIO SALOMONE: “La vita sorprende sempre, nel bene o nel male”

Ennio Salomone, è un vero piacere ospitarti nuovamente sulle nostre pagine! Noi di Music.it siamo soliti chiedere all’artista un aneddoto imbarazzante legato alla propria carriera musicale. Quale è il tuo?                    

Grazie a voi per l’ospitalità. In realtà non ricordo aneddoti imbarazzanti, però me ne ritorna in mente uno parecchio singolare: anni e anni fa sono stato invitato a suonare in un bellissimo teatro di una grande città, era un concerto che faceva parte di una piccola rassegna di musica d’autore. Purtroppo sia la rassegna che il concerto non sono stati pubblicizzati da nessuna parte, così io e il chitarrista che mi accompagnava ci siamo ritrovati a suonare in un teatro completamente vuoto. Con i riflettori puntati e un silenzio perfetto abbiamo fatto il miglior concerto della nostra vita.

Nel corso del tempo, quali sono state le variazioni principali subite dalla tua musica e quali sono gli album che hanno segnato e lasciato un’impronta nel tuo modo di fare musica?    

Dopo l’uscita di “Se passeggio faccio prima” nel 2017 sono cambiate molte cose, come credo sia naturale. Sono cambiati alcuni approcci, alcuni modi di scrivere e di concepire le canzoni. Ho ascoltato tanto (non troppo) e ho conosciuto molti artisti che in qualche modo mi hanno regalato una suggestione o un’idea.

Svela ai nostri lettori il posto più strano dove hai scritto le tue canzoni. In quale particolare momento della giornata preferisci scrivere?                                                                                     

Quando scrivo le canzoni mi piace essere abbastanza abitudinario, proprio per mantenere quel metodo che mi soddisfa e che mi permette di buttare giù alcune idee. Naturalmente durante la giornata annoto frasi, titoli, parole che mi colpiscono e pian piano elaboro il tutto e lo traduco in musica.

Il tuo nuovo singolo “Fastidio” è una sorta di invettiva, uno sfogo contro le disillusioni e gli inganni della vita. Quando è stata, invece, l’ultima volta che la vita ti ha sorpreso?

Per fortuna la vita sorprende sempre, nel bene o nel male, poi sta a noi riuscire a trarne quell’insegnamento che in un modo o nell’altro possa aiutarci ad affrontare le vicissitudini o i giorni lieti con maggiore consapevolezza.

Parlaci del videoclip ufficiale girato in Sicilia. Cosa rappresenta per te e cosa tiene Ennio Salomone fortemente legato a questo luogo?         

Il videoclip è un road movie che volutamente o distrattamente mostra alcuni scorci e alcuni colori della mia terra. Un gentile omaggio a quei luoghi che mi hanno cresciuto, mi hanno fatto cadere e poi mi hanno aiutato a rialzarmi. Segno tangibile di un legame inafferrabile e banalmente indescrivibile.

Quanto ti senti parte dell’attuale panorama musicale di tendenza? C’è un momento storico preciso in cui avresti voluto vivere? Quale e perché?                                                                             

Non sono un bravo osservatore della musica contemporanea, anche perché la faccio, quindi ne sono troppo coinvolto. Certo, ho i miei gusti musicali, le mie preferenze, le mie idee riguardo ad alcuni “movimenti” musicali, ma alla fine sono analisi che lasciano il tempo che trovano. L’importante nella musica è riuscire sempre ad esprimere sé stessi, il proprio piccolissimo universo e farlo attraverso il proprio linguaggio. Se lo si fa tutto è lecito. Per quanto riguarda il momento storico, questo va benissimo.

Fare musica nell’era dei social. Quanto credi sia importante per un artista lavorare sulla propria immagine?

L’immagine ha sempre avuto un’importanza fondamentale nell’industria musicale, dagli anni 60-70 in poi. Freddie Mercury era un personaggio che bucava gli schermi ma scriveva anche canzoni come “Bohemian Rhapsody” o “Innuendo”, quindi se avevi stile ed eri anche un genio musicale la bomba esplodeva. La paura di oggi forse è che si rischia di dare preponderanza allo stile e meno alla creatività o alla ricerca musicale, quasi come se bastasse essere solo personaggio nella musica e non musicista.

Ennio Salomone, siamo arrivati ai saluti, ma il finale spetta a te. Saluta i nostri lettori con una citazione o, se preferisci, con una frase tratta dalle tue canzoni! Ti ringrazio per essere stato con noi e a presto!!!

Un abbraccio a te e a tutti gli amici di Music.it.

Vi saluto con una frase che amo e che spesso mi ritorna da monito nel riflettere sulla vita che ci siamo scelti: «La fantasia è un posto dove ci piove dentro». (Italo Calvino)

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